Profughi ucraini: la Confederazione studia una nuova strategia per accoglierli

Chiara De Carli

21/04/2022

21/04/2022 - 15:54

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Da lunedì entrano in vigore le nuove regole sulla distribuzione dei profughi in equa misura tra i diversi Cantoni. Fanno eccezione cittadini ucraini residenti in Svizzera a lungo termine a casa di parenti e persone vulnerabili.

Profughi ucraini: la Confederazione studia una nuova strategia per accoglierli

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina numerose persone rifugiatesi in Svizzera sono state accolte da parenti o conoscenti. Finora tutti i profughi che alla registrazione hanno potuto dimostrare di essere alloggiati presso privati sono stati attribuiti dalla Segreteria di Stato della migrazione (Sem) al rispettivo Cantone di residenza. Questa prassi non ha consentito di osservare la chiave di riparto proporzionale alla popolazione convenuta tra i Cantoni. Alcuni Cantoni hanno accolto un numero di profughi superiore a quanto previsto dalla chiave di riparto. La Confederazione e i Cantoni hanno adottato un pacchetto di misure per tenere maggiormente conto della chiave di riparto e attribuire i profughi in modo proporzionale alla popolazione. Queste misure saranno applicate a partire da lunedì. Fanno eccezione i profughi residenti a lungo termine a casa di parenti prossimi e le persone vulnerabili che abbisognano di particolare assistenza.

Effetto non retroattivo

I profughi verranno attribuiti in priorità ai Cantoni che sinora hanno accolto un numero di persone proporzionalmente basso rispetto ad altri. Questo fino a che sarà ristabilita la ripartizione proporzionale alla popolazione. Anche l’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati applicherà la nuova prassi nell’assegnare i profughi alle famiglie ospitanti direttamente dai centri federali d’asilo. La nuova prassi non ha effetto retroattivo. Chi è già stato registrato dalla Sem ed è alloggiato privatamente può rimane nel Cantone di attribuzione.

Deroghe per famiglie e persone vulnerabili

La Sem inoltre continuerà a prendere in considerazione il desiderio dei profughi di essere attribuiti al Cantone in cui si trovano già i loro genitori, nonni o figli – indipendentemente dal fatto che convivano con essi o che abitino semplicemente nelle loro vicinanze. Assicurerà alle famiglie di restare unite. Il desiderio di essere attribuiti al Cantone in cui si trovano lontani parenti o amici intimi sarà soddisfatto unicamente a condizione che questo non crei nuovi squilibri tra i Cantoni.

In caso di alloggio privato

Cambiano le regole per chi indica al momento della registrazione un alloggio privato. Le persone ospitanti dovranno dichiarare per iscritto di essere disposte ad alloggiare questi profughi per tre mesi al minimo. In questi casi si esamina la possibilità di attribuire le persone al Cantone di loro scelta.

Persone fragili esentate

Minorenni non accompagnati, persone a mobilità ridotta o affette da gravi problemi di salute e persone molto anziane sono esonerate da questa nuova prassi. Se lo desiderano, vengono alloggiate in prossimità di parenti o conoscenti, giacché questa vicinanza ha per loro un effetto stabilizzante. L’invito alle persone che conducono gruppi di persone vulnerabili nel nostro Paese ad annunciarsi previamente all’indirizzo [email protected].

Sono stato attribuito a un Cantone, posso cambiarlo?

È possibile presentare alla Sem una domanda di cambiamento di Cantone. La richiesta è prevista per coloro che sono interessati ad abitare da genitori, figli o nonni, o per persone vulnerabili che necessitano di assistenza. Oppure qualora si trovi posto di lavoro in un Cantone diverso da quello in cui si è stati assegnati. In tutti gli altri casi, la Sem e i due Cantoni in questione possono approvare la richiesta unicamente a titolo eccezionale.

Prenotazione appuntamenti per cittadini ucraini

Grazie al nuovo portale web RegisterMe (https://registerme.admin.ch), i profughi che si trovano già in Svizzera ma che non sono ancora stati registrati possono prenotare online un appuntamento per la registrazione presso un centro federale d’asilo.

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