Vacanze di Pasqua: Ticino pronto ad accogliere i turisti, ma c’è l’incognita meteo. Gli esperti: «Prenotazioni dell’ultimo minuto»

Matteo Casari

07/04/2023

07/04/2023 - 14:31

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il nostro territorio è pronto a far godere ai visitatori attrazioni e attività senza restrizioni dopo anni. Ma sempre più turisti aspettano la conferma del bel tempo prima di prenotare.

Vacanze di Pasqua: Ticino pronto ad accogliere i turisti, ma c'è l'incognita meteo. Gli esperti: «Prenotazioni dell'ultimo minuto»

Il settore turistico ticinese si sta preparando a vivere un momento molto importante e sentito dell’anno: la Pasqua. Per la prima volta dopo tre anni, finalmente i visitatori potranno tornare a vivere la primavera in Svizzera italiana senza restrizioni dovute al coronavirus. Quali sono le tendenze e le particolarità di quest’anno? Ce lo spiegano esperti del settore.

Attività ed eventi Pasqua Ticino

Come ogni anno, il nostro cantone offre un ampio ventaglio di attrazioni ed eventi durante il periodo pasquale. Anche negli anni caratterizzati dalle restrizioni pandemiche, il Ticino ha sempre offerto accoglienza e attività per tutti i gusti. Le festività di quest’anno saranno ancora più importanti, proprio per il tanto atteso ritorno alla normalità, specialmente per il settore turistico.

Pasqua a Lugano

A Lugano, nel principale centro urbano della Svizzera italiana, torna l’annuale edizione di “Pasqua in città”, che si aprirà il 7 aprile. Il centro, con le sue strade e le sue piazze, si animerà con un programma ricco di intrattenimento. Non mancheranno il tradizionale mercatino di Pasqua e l’animazione musicale, con i diversi concerti. Per i più piccoli saranno organizzate molte attrazioni a tema come, per esempio, la Pasqua House e la Caccia al tesoro al Parco Ciani.

Le Processioni della Settimana Santa nel Mendrisiotto

Pasqua è in primis una festa a stampo religioso e culturale, in grado di offrire esperienze uniche e caratteristiche anche da questo punto di vista. Dopo due anni di pausa nel 2020 e nel 2021, l’anno scorso sono tornate le processioni storiche a Mendrisio e Coldrerio con un’affluenza record di oltre 25mila persone. Cessata ogni limitazione, l’evento conta di ricevere un numero altrettanto alto di turisti quest’anno. «Le processioni attirano sempre tante persone. Si tratta di un evento culturale, è l’unica tradizione vivente che è inserita dei patrimoni culturali dell’Unesco» spiega Nadia Fontana Lupi, direttrice dell’Organizzazione Turistica Mendrisiotto e Basso Ceresio e presidente del World Heritage Experience Switzerland (WHES).
Infine, l’arrivo della Pasqua rappresenta anche il ritorno della primavera, quando le giornate cominciano ad allungarsi e il sole torna a scaldare le città e le valli. Per questo motivo svolge un ruolo importante anche il turismo a stampo naturalistico. Gli appassionati di trekking e passeggiate sperano di potersi godere un weekend di meteo favorevole per godersi i panorami e i tesori nascosti del Ticino. «Attirano molto ogni anno tutte le attività legate all’escursionismo. Le mete di montagna, come il Generoso e il San Giorgio rimangono sempre molto apprezzate in questa stagione» afferma Fontana Lupi.

Una vacanza per famiglie

Le festività pasquali non sono il periodo di punta del turismo locale, tuttavia rappresentano dei giorni importanti esattamente a metà tra inverno ed estate, in cui le strutture ticinesi si apprestano ad accogliere un numero alto di visitatori. Quali sono i turisti più frequenti? «Le vacanze pasquali sono di solito un periodo di turismo in famiglia, questo è uno dei trend più forti che si conferma sempre» dichiara Simone Patelli, direttore di Campofelice Camping Village, Presidente di Ticino Turismo e membro di comitato di Switzerland Tourism, «Sicuramente il mondo dei campeggi, dei villaggi e del turismo all’aria aperta in generale ha vissuto un grande sviluppo con i cambiamenti portati dalla pandemia. Il forte interesse si è un po’ ridimensionato ma resta una soluzione sempre di molto ricercata».

Accoglienza e calore

Questo tipo di clientela è abbastanza orientato su soluzioni più caratteristiche, spaziose e accoglienti rispetto agli alberghi stellati del lungolago di Lugano. Come spiega Fontana Lupi: «La tendenza degli ultimi due anni si sta confermando. Non avendo strutture di ricezione a tante stelle al di fuori dei centri urbani, le soluzioni più piccole, pur sempre di qualità, offrono sicurezza, accoglienza e libertà di muoversi in maniera più rilassata piacciono particolarmente in questo periodo. Che siano campeggi, B&B o alberghi più intimi».
Dal canto suo, Patelli osserva: «Le residenze secondarie e gli appartamenti in affitto sono una soluzione tra le più ricercate in queste giornate, ci sono molte richieste. Anche questo mercato ha avuto un’esplosione con il Covid e rappresenta la soluzione ideale per le famiglie in cerca di spazio e accoglienza».

Si riaprono i confini

Il weekend di Pasqua non è tradizionalmente un periodo in cui si accolgono visitatori da luoghi lontani, trattandosi di vacanze di breve durata. Tuttavia, la sospensione delle misure di sicurezza per il coronavirus e la riapertura dei confini influiranno sul turismo in Ticino, anche se in minima parte. Come evidenzia Cecilia Brenni, direttrice dell’ufficio stampa e della comunicazione di Ticino Turismo, «con l’arrivo dei mesi primaverili si è già notata una ripresa dei mercati turistici più distanti, come quelli oltreoceano, i quali sono rimasti bloccati per tanto tempo».
Anche Simone Patelli sostiene che non si vedranno grandi numeri di turisti provenienti da lontano, ma che potrà comunque esserci un contributo dall’estero: «La Pasqua è una festività principalmente da clientela svizzera, lo è sempre stata, per cui non mi aspetterei grande affluenza di turisti da Paesi lontani. Tuttavia, dal turismo estero di prossimità, come nel caso dell’Italia e della Germania, ci si può sempre aspettare qualcosa in più».

Un turismo dell’ultimo minuto

La tendenza più netta che gli addetti ai lavori del settore hanno portato alla luce è che le vacanze di Pasqua non sono di certo pianificate con anticipo dai viaggiatori: «Sempre più spesso, il turista prenota all’ultimo, soprattutto per verificare la meteo. Dunque, fare valutazioni sull’andamento del settore turistico prima della fine del periodo risulta complicato» commenta Brenni, «Le prenotazioni con dieci giorni di anticipo sono ancora poche, il tempo giocherà un fattore chiave».
Assicurarsi che il sole sia ben alto nel cielo e pronto a scaldare e illuminare il Ticino rappresenta un requisito fondamentale per molti turisti, quindi un fattore chiave anche per i guadagni del settore: «I dati non definiscono ancora una Pasqua da tutto esaurito. Ma come si sa, in questo periodo sono sempre di più i turisti che prenotano all’ultimo minuto aspettando certezze dalla meteo. Attendere almeno 6/7 giorni prima per aspettare delle previsioni più certe è ormai una consuetudine» commenta il presidente di Ticino Turismo.
Infine, anche la presidente del WHES conferma che le prenotazioni last minute sono ormai «un dato di fatto. Tutti gli anni siamo di fronte a questa situazione: la gente programma la Pasqua molto tardi perché ci sono i primi raggi di sole. Bisogna considerare che la meteo sta cambiando da noi, come su tutto il territorio svizzero e nel resto d’Europa. Questo ha fatto diventare un’abitudine quello che prima era una tendenza».

Iscriviti alla newsletter