Museo delle dogane svizzero: orari, aperture, come arrivare, novità 2022

Laura Bordoli

08/04/2022

08/04/2022 - 11:14

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il Museo delle dogane svizzero di Gandria aprirà ufficialmente la stagione espositiva 2022 domenica 10 aprile. Ecco gli orari, le aperture, come arrivare e tutto ciò che c’è da sapere sul museo.

Museo delle dogane svizzero: orari, aperture, come arrivare, novità 2022

La Domenica delle Palme, 10 aprile 2022, il Museo delle dogane svizzero di Gandria, uno dei musei tematici del Ticino, riaprirà le porte dopo la pausa invernale.
Oltre all’esposizione permanente, visto il grande successo di pubblico, le due esposizioni speciali dell’anno scorso sono state prolungate. L’esposizione «Stra-Ordinario» mostra l’impegno della dogana svizzera durante la prima ondata della pandemia di Coronavirus. La seconda, intitolata «Un confine tra povertà e persecuzioni», mette in mostra il contrabbando al confine meridionale durante la Seconda guerra mondiale.
Ecco le mostre in corso, come arrivare, gli orari e tutto ciò che c’è da sapere sul museo.

Museo delle dogane svizzero: orari, aperture, come arrivare, novità 2022: sommario

Le mostre in corso

Stra-Ordinario

Attraverso 17 episodi, l’esposizione digitale offre scorci della vita lavorativa della dogana durante il periodo di chiusura dei confini nella primavera 2020.
L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha documentato infatti questo periodo di storia contemporanea attraverso testi, immagini e video.
L’esposizione digitale può essere visitata in qualsiasi momento al link dedicato. Una versione sarà inoltre visibile in una sala del Museo delle dogane svizzero.

Un confine tra povertà e persecuzioni

L’esposizione speciale «Un confine tra povertà e persecuzioni» illustra la vita di stenti e rinunce di contrabbandieri e profughi al confine italo-svizzero durante la Seconda guerra mondiale.
Per questa esposizione viene utilizzato materiale d’archivio reso accessibile per la prima volta a un vasto pubblico. Ad esempio, in una sala è esposto il registro originale con tutti i nomi dei profughi arrivati al posto guardie di confine di Caprino, dove oggi si trova il Museo delle dogane. Stando alle ricerche effettuate fino a oggi, si tratta di un documento unico nel suo genere in Svizzera.
In particolare, un punto forte dell’esposizione è rappresentato dalle commoventi storie di profughi più o meno noti, che durante gli anni della guerra hanno varcato il confine dall’Italia nella zona di Cantine di Gandria.

1935 chilometri di confine racchiusi in un museo

La mostra permanente rappresenta uno sguardo al passato dei confini svizzeri.
In particolare, fino a metà del ventesimo secolo, al confine con l’Italia è fiorito il commercio illegale. A Cantine di Gandria, freddo, isolamento e pericoli legati alla professione caratterizzavano la vita delle guardie di confine e delle loro famiglie
Sino al 1993, l’edificio dell’attuale Museo delle dogane ha in parte funto da posto guardie di confine.
La parte storica dell’esposizione mostra sia come vivevano in passato le guardie di confine sia i loro strumenti di lavoro per contrastare il contrabbando.
Inoltre, una collezione di cippi di confine posta nel giardino del museo, corredata di dati storici e spiegazioni sulla creazione del confine svizzero dalla costituzione dello Stato federale nel 1848 a oggi, completano la rassegna storica della dogana svizzera.
Infine, parte dell’esposizione è dedicata a sorprendenti installazioni e interessanti filmati che illustrano i compiti e il mandato dell’Amministrazione federale delle dogane ai giorni nostri e come l’AFD contrasta la criminalità economica.

Il Museo delle dogane svizzero

Il Museo delle dogane svizzero racconta le storie di un territorio con un’identità da sempre legata al confine.
Nello specifico il museo presenta i compiti dell’Amministrazione federale delle dogane AFD e spiega a cosa servono i confini e le guardie di confine, nel passato e oggi.
Il suo obiettivo è quello di favorire la riflessione sulle attività di doganieri e guardie di confine della Confederazione elvetica, con uno sguardo a storia e cultura locali fra passato e presente, fra gestione e sorveglianza delle frontiere (lotta ai traffici illegali e alle contraffazioni, protezione delle specie ecc.).
Installazioni intuitive e numerosi filmati introducono i visitatori in modo incisivo alle varie tematiche. Si svolgono regolarmente mostre speciali dedicate a temi d’attualità, spesso in collaborazione con altri enti.
Una parte dell’esposizione del Museo, popolarmente chiamato «museo dei contrabbandieri», è infine dedicata a questo interessante tema.

Come arrivare

Il Museo delle dogane sorge sulla sponda sinistra del lago di Lugano a Cantine di Gandria, proprio al confine con l’Italia. Il modo più semplice per raggiungerlo è via lago o dopo una lunga camminata. È dunque una meta perfetta per una gita in famiglia e dopo la visita del museo, è possibile fare un picnic nelle immediate vicinanze o un bagno rinfrescante nel lago.
Nel dettaglio, il viaggio in battello da Lugano dura circa 25 minuti (fermate Giardino, Centrale o Paradiso). Le imbarcazioni di servizio attraccano direttamente al museo (fermata Museo doganale) o a Cantine di Gandria, da dove il museo è raggiungibile a piedi in pochi minuti.
La locale società di navigazione offre informazioni su corse e orari.
L’entrata al museo è gratuita.

Orario d’apertura

10 aprile–23 ottobre 2022, martedì–domenica, ore 12.00–17.00.

Iscriviti alla newsletter