Lo scorso 25 ottobre il Consiglio federale ha approvato il rapporto per la lotta a questa dipendenza.
Internet può essere una grande opportunità, ma anche un’insidia. Per combattere i comportamenti che trasformano un uso della rete valido da una dipendenza dalla quale è difficile uscirne, il Consiglio federale ha approvato un rapporto per affrontare questo problema.
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La risoluzione del Consiglio federale
Il Consiglio federale ha aggiunto nella Strategia Nazionale contro le Dipendenze anche delle regole da seguire per la cosiddetta ciberdipendenza, ovvero la dipendenza che impedisce chi ne è affetto di staccarsi dal PC o dal navigare in rete. In un mondo sempre connesso, dove ci si può trovare anche con un tocco di smartphone, è importante tutelare i cittadini - soprattutto i più giovani - per evitare che uno strumento di studio, lavoro e svago diventi una catena dalla quale è impossibile liberarsi.
La Strategia è suddivisa per fasce di età, proprio per rispondere a esigenze specifiche. Infatti, i giovanissimi possono diventare dipendenti dalla Rete perché è lì che vivono la gran parte della loro socialità, mentre un adulto potrebbe diventare dipendente da Internet senza accorgersene, nel comportamento ossessivo di consultazione delle notifiche tra lavoro e vita privata. Parliamo quindi di un rafforzamento delle strategie già presenti contro le dipendenze. Il riconoscimento è importante, perché rende un uso compulsivo della Rete riconoscibile come dipendenza da affrontare.
Cos’è la dipendenza da Internet
Insidiosa e difficile da riconoscere, la dipendenza da Internet o dalla Rete non si manifesta subito. Senza che il malcapitato se ne accorga, si passa sempre più tempo sulla Rete, senza tener conto delle esigenze fisiologiche e sociali della persona che ne viene colpita. Quando non è possibile accedere alla Rete o non si ha a disposizione un dispositivo valido, o ancora in situazioni dove manca la connessione, chi soffre di questa dipendenza mostra disturbi come ansia, irritabilità, stress fino a veri e propri attacchi di panico. Sebbene la dipendenza si possa manifestare anche nei bambini più piccoli - che vedono la Rete come un giocattolo - negli adolescenti e negli adulti si può arrivare anche a una minore qualità della vita o a una qualità della vita che è dipendente direttamente dalla disponibilità di accesso alla Rete. Per evitare questo fenomeno, è importante avere un tempo di distacco dalla Rete, come può essere una pausa di 5 minuti dopo un’ora di lavoro e un giorno di totale disconnessione per disintossicarsi, da scegliere periodicamente (una volta alla settimana o al mese).
Cosa prevede il rapporto
Come per la dipendenza dal tabacco di sigaretta o dal gesto compulsivo di scrollare sullo smartphone, anche la dipendenza dalla Rete non è da sottovalutare. Il rapporto del Consiglio federale è stato recepito dalla Confederazione, che ha avviato le procedure per approfondire quali comportamenti online sono segnali della dipendenza dalla rete e ha istituito un gruppo di esperti. Infine, la Confederazione ha dato il via a collaborazioni con la piattaforma Giovani e media dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali.
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