Ipoteche: rispetto a un anno fa costano più del doppio

Redazione

25/01/2023

25/01/2023 - 12:21

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Chi vuole acquistare una casa o un appartamento deve attualmente pagare per l’ipoteca fino a due volte in più all’inizio dell’anno precedente. E questo è solo l’inizio: nel 2023 i tassi ipotecari potrebbero aumentare ulteriormente.

Ipoteche: rispetto a un anno fa costano più del doppio

Non ci sono buone notizie per gli acquirenti di case e appartamenti: l’indice dei mutui di moneyland.ch è aumentato notevolmente nell’ultimo anno. Attualmente il tasso di interesse medio di riferimento è del 2,54% per i mutui fissi a cinque anni e del 2,76% per quelli a dieci anni.

«In media, un’ipoteca decennale a tasso fisso costa quindi circa il doppio rispetto all’inizio del 2022», afferma Benjamin Manz, amministratore delegato di moneyland.ch.

I tassi di interesse di riferimento per i mutui a tasso fisso a cinque anni sono addirittura 2 volte e mezzo più alti rispetto all’inizio del 2022. Ciò significa che le ipoteche sono ancora molto costose.

Ulteriori aumenti dei tassi d’interesse

«Nel 2023 prevedo che i tassi di interesse ipotecari rimarranno elevati e che probabilmente aumenteranno ulteriormente», afferma Felix Oeschger, analista di moneyland.ch.
A pesare è stato soprattutto, il brusco aumento del tasso di interesse di riferimento da parte della Banca nazionale svizzera (Bns) per contrastare l’inflazione. Gli economisti ora si aspettano che nella prossima riunione in programma per marzo, aumenti ancora il tasso guida dall’attuale 1% di altri 0,25-0,5 punti percentuali. Dopo la seconda riunione, al più tardi nel giugno 2023, si prevede un tasso di interesse di riferimento dell’1,5%. Nonostante ciò, scrive moneyland, l’aumento dei tassi potrebbe non incidere sui tassi ipotecari: l’aumento all’1,5% entro la metà dell’anno è probabilmente già stato prezzato nei tassi ipotecari per i mutui fissi. Il grande interrogativo, tuttavia, è se ciò sarà sufficiente a riportare l’inflazione sotto controllo.
Fin tanto che la pressione sui prezzi non tornerà sotto la soglia del 2%, ci si può aspettare solo un ulteriore inasprimento della politica monetaria.

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