L’impatto della crisi della pandemia sul turismo nel 2020

Claudia Mustillo

2 Luglio 2021 - 10:36

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La bilancia turistica svizzera, secondo le prime stime dell’Ufficio federale di statistica, ha chiuso con un saldo negativo per -290 milioni di franchi.

Nel 2020 la crisi legata alla pandemia ha colpito duramente il settore turistico mondiale, causando una forte riduzione dei viaggi e degli spostamenti. L’evoluzione delle entrate e delle uscite della bilancia turistica svizzera rispecchia questa tendenza e rivela anche l’impatto subito dalla Confederazione.

Le entrate della bilancia turistica sono calate del 47% raggiungendo i livelli degli anni ’90 a 9,4 miliardi di franchi. Secondo le prime stime dell’Ufficio federale di statistica il saldo della bilancia turistica è risultato negativo per -290 milioni di franchi.

I dati del turismo in Svizzera nel 2020

Nel 2020 la popolazione svizzera ha speso 9,7 miliardi di franchi per i viaggi all’estero, ovvero il 48,5% in meno rispetto al 2019. D’altro canto anche i viaggiatori residenti all’estero che hanno visitato la Svizzera nel 2020 hanno speso 9,4 miliardi di franchi, facendo segnare un calo del 47,8% rispetto all’anno precedente.

Come è evidente in Svizzera il numero di turisti è estremamente calato a partire dal mese di marzo 2020. Il settore alberghiero che proprio nel 2019 aveva registrato un numero record di pernottamenti è stato uno dei più colpiti dalla crisi pandemica. Si è trattato di un calo dei due terzi rispetto all’anno precedente, l’intera categoria ha registrato un crollo delle entrate del 56%.

Una diminuzione più moderata si è registrata, invece, per le entrate generate da soggiorni senza pernottamenti. Un calo che comunque si attesta al 31,9% e che rappresenta per l’economia svizzera quasi 2 miliardi di franchi di entrate in meno.

Un grande calo anche per le spese all’estero

Così come la bilancia turistica ha segnato un netto calo di entrate, allo stesso modo anche le spese fatte all’estero dalla popolazione svizzera all’estera sono state minori. Il fenomeno è chiaramente riconducibile alle misure di prevenzione della diffusione del contagio della Covid-19.

Gli acquisti effettuati dagli svizzeri all’estero hanno raggiunto un totale pari a 9,7 miliardi di franchi, con un calo del 48,5% rispetto all’anno precedente. Il 57,9% di queste spese è stato effettuato in soggiorni con pernottamenti, quindi circa 5,6 miliardi di franchi.

La chiusura delle frontiere tra metà marzo 2020 e metà giugno 2020 ha inciso fortemente sulle spese effettuate nell’ambito di soggiorni senza pernottamenti. Questi nel 2020 hanno totalizzato 4,1 miliardi con un calo del 27,1% rispetto all’anno precedente.

In controtendenza, come già evidenziato, la domanda per i campeggi. Nonostante le chiusure i campeggi, nel 2020, hanno registrato un incremento della domanda dell’11,1% rispetto all’anno precedente. In totale queste strutture hanno raggiunto 4,2 milioni di pernottamenti.

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