Cambio generazionale, se ne parla alla Swiss Chamber il 5/10 a Milano. Intervista al presidente, Fabio Bocchiola

Redazione

26/09/2023

26/09/2023 - 10:21

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Il presidente di Swiss Chamber aprirà l’evento organizzato da Money e Swiss Chamber il 5 ottobre a Milano. La partecipazione è gratuita, è richiesta l’iscrizione.

Cambio generazionale, se ne parla alla Swiss Chamber il 5/10 a Milano. Intervista al presidente, Fabio Bocchiola

In Italia c ome in Svizzera, i numeri descrivono una situazione delicata. In Italia Il 25% delle aziende di famiglia è guidato da un leader di età superiore ai 70 anni e il 18%, quindi quasi una su cinque, sarà costretta ad affrontare il ricambio generazionale nei prossimi 5 anni. Di questo e molto altro ancora si parlerà a Milano il 5 ottobre nel corso dell’evento promosso da, Money.it e Swiss Chamber - Camera di Commercio Svizzera in Italia - dal titolo «Strumenti e opportunità per le imprese». L’appuntamento prenderà il via alle ore 9.30, in Via Palestro 2 a Milano nella sede di Swiss Chamber. L’evento è gratuito e aperto al pubblico: è richiesta l’iscrizione a questo link.

I numeri della transizione generazionale

Il pericolo c’è, se è vero che in Italia ogni anno circa 3.400 aziende affrontano il passaggio e solo una su quattro sopravvive alla seconda generazione, meno di una su sei la terza. Eppure, questa volta si vuol provare a mettere in luce quel che c’è di buono, in un fenomeno che non è soltanto da temere. In una lunga intervista pubblicata da Money.it, per Fabio Bocchiola, presidente di Swiss Chamber - Camera di Commercio Svizzera in Italia, forse potrebbe essere l’intelligenza artificiale ad aiutarci a creare nuove modalità per facilitare la transizione generazionale.

La (nuova) età della pensione

Chiave di lettura quantomeno interessante, se non acuta, quella di Bocchiola, ceo di Repower Italia e alla guida dell’Associazione di imprese che, sede a Milano, conta circa 400 soci tra cui grandi gruppi elvetici. Il Presidente segnala come la situazione sia oggi molto diversa rispetto al passato e meriti riflessioni.

Com’è cambiato il rapporto tra le vecchie e le nuove generazioni di lavoratori?
Una prima importante considerazione è che la vita lavorativa è quasi raddoppiata negli ultimi trent’anni. Gli ottantenni di oggi andavano in pensione prima dei sessanta, mentre oggi ormai stiamo traguardando i settanta: quasi quindici anni in più. Un’altra mia considerazione è che l’«anziano», 50-60 anni, possiede ad oggi le stesse abilità del giovane.

Ci può dare una sua esperienza personale?
Quando iniziai a lavorare negli anni ‘90, il processo di digitalizzazione era appena cominciato e i giovani arrivavano con un bagaglio tecnico molto avanzato, mentre gli anziani si ritrovavano spiazzati. Oggi non è più così: anche gli “anziani” sono addestrati quanto i giovani.

A suo parere, l’Italia è ancora un Paese attrattivo per le nuove generazioni di lavoratori?
Se guardiamo all’Italia, osserviamo come stiano marcatamente calando i giovani, sia per ragioni demografiche, sia per le opportunità offerte da un lavoro sempre più europeo che spesso è più interessante e redditizio rispetto all’offerta lavorativa italiana. In ogni caso l’Italia è ancora un Paese competitivo per il “wellbeing”, sicuramente il fatto di essere un popolo “gastrocentrico” arricchisce tutte quelle caratteristiche legate alla sfera sociale, di senso di comunità e di salute.

Ma i giovani sono davvero così poco preparati come sembra credere chi rivendica esperienza e vita vissuta?
La scuola oggi non prepara adeguatamente i giovani a sviluppare le competenze necessarie nel mondo del lavoro, anche perché non è in grado di seguire l’avanzamento tecnologico e di sviluppare quelle soft skills che sempre più sono premianti. Ovviamente non è un discorso troppo generalizzabile e ci sono esempi contrari.

Il «vecchio» è preparato al «nuovo»? Come può un imprenditore cresciuto in altri tempi e con altre esigenze affrontare una realtà che non gli appartiene, alla stessa altezza di chi, per esempio, è nativo digitale e porta naturalmente dentro di sé ciò che le vecchie generazioni possono solo provare a imparare?
Certamente le vecchie generazioni avranno sempre maggiore difficoltà a stare al passo con cambiamenti sempre più veloci. Un aiuto inaspettato forse potrebbe arrivare dall’intelligenza artificiale, che potrebbe sparigliare le carte e operare una piccola rivoluzione, i cui effetti vedremo a breve. Non posso anticipare ciò che accadrà. I contorni non sono ancora abbastanza chiari, ma le conseguenze di quello che sta avvenendo sicuramente non sono lontane.

Il ricambio generazionale è qualcosa che accomuna Italia e Svizzera. In che cosa le risposte si distinguono?
Nel confronto tra Svizzera e Italia, penso che le differenze siano più legate alla tipologia di formazione scolastica. Molto più efficace e legata al mondo del lavoro in Svizzera, mentre meno in Italia

E per quanto riguarda i manager chiamati eventualmente a subentrare?
Le differenze si annullano quando parliamo di top management. La complessità di un’azienda in Italia, in Svizzera o in qualsiasi parte del mondo la spinge naturalmente a recuperare le competenze necessarie o a formarle.

I protagonisti

Swiss Chamber, Camera di Commercio Svizzera in Italia, è un’Associazione di imprese senza scopo di lucro, riconosciuta dal Governo svizzero e dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano. Offre supporto presso istituzioni, enti, associazioni di categoria, università e una qualificata rete di imprese e professionisti per lo sviluppo di partnership economiche. Conta circa 400 Soci, tra cui i grandi gruppi svizzeri in Italia, membri dell’Advisory Board, piccole e medie imprese italiane e svizzere e i più autorevoli studi professionali internazionali.
Mazars, partnership internazionale integrata, specializzata in servizi professionali di audit, tax, legale advisory*. Opera in circa 95 paesi in tutto il mondo e conta sull’esperienza di più di 47.000 professionisti - di cui più di 30.000 nella Mazars partnership integrata - per assistere clienti di varie dimensioni in ogni fase del loro sviluppo (*Dove consentito dalle leggi vigenti del paese).
GMC è un’importante realtà consulenziale a sostegno delle aziende che, ogni giorno, si misurano con le sfide poste dal cambiamento. GMC supporta la creazione di ambienti di lavoro in cui si possa integrare il successo economico con il benessere di chi vi lavora, mettendo al centro, le Persone.
Studio Legale Integrato - E’ una società tra avvocati costituita nel 2021. E’ tra le realtà più giovani del panorama nazionale. Ha come obiettivo quello di creare una realtà che attiri ed integri le migliori professionalità nell’ambito della consulenza alle imprese. Uno studio che non si basa sui nomi dei singoli, bensì sulla forza del gruppo.
Andrea Künzi è Presidente di Künzi S.p.A con sede a Bresso (MI) e presidente e CEO di Hübeli AG con sede a St. Moritz (Svizzera).
Künzi S.p.A. sarà l’azienda che testimonierà la propria esperienza nel cambio generazionale. Parteciperà Andrea Künzi, presidente di Künzi S.p.A con sede a Bresso (MI) e presidente e CEO di Hübeli AG con sede a St. Moritz (Svizzera). La sua è la terza generazione in una azienda fondata dal nonno nel 1936, per Hübeli è la seconda generazione nell’azienda fondata dal padre nel 1977.

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