Forniture di energia elettrica e gas a rischio: il Consiglio federale vuole un sistema di monitoraggio

Chiara De Carli

4 Maggio 2022 - 12:32

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Affidato alla società nazionale di rete Swissgrid il compito di mettere a punto e gestire il sistema di monitoraggio, per conto del settore specializzato Energia dell’approvvigionamento economico del Paese.

Forniture di energia elettrica e gas a rischio: il Consiglio federale vuole un sistema di monitoraggio

Durante la seduta del Consiglio federale di oggi è emersa la necessità di un sistema di monitoraggio per tenere sotto controllo l’approvvigionamento nel settore dell’energia elettrica. Per questo è stato affidato alla società nazionale di rete Swissgrid il compito di mettere a punto e gestire tale sistema per conto del settore specializzato Energia dell’approvvigionamento economico del Paese (Aep). Nel settore del gas invece è stata istituita un’organizzazione d’intervento in caso di crisi. Il Consiglio federale lo ha reso noto tramite un comunicato stampa nel quale ha sottolineato che sono stati approvati i necessari adeguamenti delle basi legali tramite ordinanza.

Tenere sotto controllo la situazione

Il monitoraggio permetterà di ottenere informazioni aggiornate sulla situazione del mercato e sulle forniture in Svizzera e di analizzare l’autoapprovvigionamento. In particolare rivelerà per quanto tempo la Svizzera riuscirebbe a garantire l’erogazione di energia elettrica senza importarla dall’estero. Non vi saranno ripercussioni per le aziende elettriche svizzere.

Sistema di monitoraggio

Finanziato con fondi federali, dovrebbe entrare in funzione alla fine del 2022. Grazie ad esso il settore specializzato Energia dell’Aep sarà in grado di adottare più rapidamente misure appropriate per mitigare gli effetti economici e sociali delle penurie di elettricità. Le misure possibili vanno dagli appelli al risparmio alle riduzioni del consumo, fino ai contingentamenti e alle interruzioni di corrente.

Settore del gas

In sede di consultazione era prevista, per il settore del gas, l’istituzione di un’organizzazione d’intervento in caso di crisi (Oic), sul modello dell’Organizzazione per l’approvvigionamento di corrente elettrica in situazioni straordinarie (Ostral), e di un sistema di monitoraggio. La proposta è stata sostanzialmente accolta mentre la delega del compito all’Associazione svizzera dell’industria del gas (Asig) è stata bocciata. Le principali critiche hanno riguardato la mancanza di indipendenza e di regolamentazione del mercato del gas. Il Defr dovrà pertanto esaminare delle alternative.

Alla luce della guerra in Ucraina e dell’incertezza che ne deriva sul fronte dell’approvvigionamento il Consiglio federale ha comunque deciso di affidare all’ASIG per un anno l’incarico di istituire una OIC. Considerate le riserve emerse dalla consultazione, è stata posta come condizione il coinvolgimento dei rappresentanti dei consumatori di gas e il mandato è stato limitato a un anno. Quest’ultimo comprende anche l’elaborazione di una strategia di monitoraggio nel settore del gas che tiene nella dovuta considerazione le questioni sollevate in sede di consultazione. Il Consiglio federale prenderà una decisione in merito al monitoraggio in un secondo momento.

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