Chiasso. Il sindaco Arrigoni: "Ripensiamo il futuro: fintech e formazione"

Redazione

03/12/2021

03/12/2021 - 13:42

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La città svizzera sul confine con l’Italia ridefinisce il proprio ruolo economico puntando su innovazione digitale e progetti di formazione.

Chiasso. Il sindaco Arrigoni: "Ripensiamo il futuro: fintech e formazione"

Bruno Arrigoni è il sindaco di Chiasso, città di 8mila abitanti primo centro svizzero per chi proviene dall’Italia. Al suo attivo ha una lunga esperienza amministrativa, prima come consigliere e successivamente come sindaco. Nato e cresciuto a Chiasso, 60 anni, sposato e padre di due figli - “sono nonno da tre anni” ci tiene a precisare -, vanta una formazione finanziaria ed economica di livello, maturata come funzionario all’UBS a Basilea e a Londra. Quello in corso è il suo secondo mandato da sindaco, incarico che terminerà nel 2024. Lo abbiamo incontrato nel municipio al numero 1 di piazza Bernasconi, per fare un bilancio dell’anno che si sta per concludere.

Comune Chiasso
Comune municipio Chiasso

Quanto è cambiato il ruolo di Chiasso negli ultimi anni?
“Moltissimo. Mettiamo subito da parte l’idea di un centro basato fondamentalmente sulle banche e sul commercio di frontiera. Quella dimensione ormai appartiene al passato. Oggi Chiasso è una realtà multietnica, nella quale metà della sua popolazione è straniera e dove si parlano lingue diverse. Con la fine del segreto bancario, Chiasso ha visto via via ridimensionato il proprio peso di riferimento. Gli istituti bancari hanno ridotto la loro presenza e anche l’economia della città si è dovuta reinventare. Un altro elemento di trasformazione è derivato dalla graduale centralizzazione dei servizi ferroviari, con una sensibile riduzione dei lavoratori impegnati qui. Tutto questo ci ha spinto a compiere varie riflessioni sul riposizionamento della nostra città, aprendo nuovi scenari e nuove visioni”.
E a quali conclusioni siete arrivati?
“Per sostenere il rilancio di Chiasso è fondamentale creare condizioni favorevoli che attirino nuove imprese, società di qualità con cui avviare collaborazioni proficue".
Su quali settori avete puntato l’attenzione?
“Guardiamo con interesse verso il digitale. Riceviamo richieste da parte di start-up, in particolar modo dall’Italia, interessate a conoscere le opportunità e le condizioni che Chiasso riserva alle imprese che intendono portare qui le loro sedi e i loro uffici. E’ uno scenario recente, che intendiamo approfondire e sviluppare, specie per il settore fintech, dalle blockchain al resto. I nostri punti di forza sono dati da una struttura bancaria consolidata e da una posizione geografica vincente”.
L’intenzione dunque è seguire l’esempio di altre realtà svizzere. Non temete la concorrenza?
“Zugo e Lugano sono centri di riferimento per il settore. Personalmente non vedo uno scenario di concorrenza, bensì di collaborazione, specialmente con Lugano e con tutto il Cantone. In Ticino si stanno creando le condizioni ideali per dare vita ad un distretto specializzato nell’innovazione digitale finanziaria. A Chiasso abbiamo costi fissi più bassi e una posizione molto comoda per l’Italia”.
Nella sua prima risposta parlava del ridimensionamento del ruolo della ferrovia.
“E’ un tema che ci sta molto a cuore. Se dovessimo fare una fotografia di Chiasso dall’alto, ci accorgeremmo che circa un terzo del territorio è occupato da binari. Abbiamo avviato da tempo un confronto con le Ferrovie per valutare se questa rete sia ancora tutta necessaria e dal risultato che ne è emerso, abbiamo identificato un’area potenzialmente libera sulla quale sviluppare nuovi progetti. Il Cantone ha approvato e finanziato con 55 milioni di franchi la creazione di una scuola di moda. I lavori prenderanno il via nel 2024 e si concluderanno tra anni più tardi”.
Chiasso si avvia a chiudere un anno con molti progetti. Ce n’è uno in particolare che vorrebbe vedere realizzato nel 2022?
“Certamente. E’ l’aggregazione con i centri vicini. A questo proposito esiste già un piano sul quale si sta lavorando da tempo e che coinvolge altre cinque realtà comunali. Chiasso ha una popolazione di circa 8mila abitanti. Se si potesse realizzare questa aggregazione, arriveremmo a coinvolgere una base di 20mila abitanti. E’ un processo lungo e impegnativo, che nel 2022 spero possa vedere concretizzato qualche risultato”.

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