Buone notizie: il buco nell’ozono si sta chiudendo. Le politiche ambientali funzionano

Redazione

11/01/2023

11/01/2023 - 10:11

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Di questo passo gli esperti prevedono che la chiusura del buco nello strato di ozono poytrebbe essere completa entro il 2040.

Buone notizie: il buco nell'ozono si sta chiudendo. Le politiche ambientali funzionano

Il buco nell’ozono si sta chiudendo. A dirlo è un gruppo di esperti sostenuto dalle Nazioni Unite. In un rapporto pubblicato ogni quattro anni sui progressi del Protocollo di Montreal, il team ha confermato l’eliminazione graduale di quasi il 99% delle sostanze vietate che stavano riducendo lo strato di ozono.

Politica internazionale

Il protocollo di Montreal è stato firmato nel settembre 1987 ed è uno accordo ambientale multilaterale che regola il consumo e la produzione di quasi 100 sostanze chimiche artificiali, o "sostanze che riducono lo strato di ozono". Sostenuto dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite, è entrato in vigore nel gennaio 1989 ed è stato ratificato da 197 Paesi

Risultati positivi

La riduzione graduale complessiva del buco ha portato al notevole recupero dello strato protettivo nella stratosfera superiore e alla diminuzione dell’esposizione umana ai dannosi raggi ultravioletti (UV) del sole.
Meg Seki, portavoce del del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ( UNEP ), ha spiegato: "Negli ultimi 35 anni, il Protocollo ha assunto il ruolo di paladino dell’ambiente. Le valutazioni e le revisioni intraprese dal gruppo di valutazione scientifica rimangono una componente vitale del lavoro del protocollo che aiuta a informare i responsabili politici e gli organi decisionali".

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Anche António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha commentato entusiasta la notizia dal suo account Twitter.

Le origini del buco

La prima volta che si parlò di "buco nell’ozono" fu nel 1985.
La scoperta fu annunciata da tre scienziati del British Antarctic Survey. Da uno studio condotto dagli esperti, se le politiche attuali dovessero continuare a dare i riscontri sperati, il livello normale tornerà ai valori del 1980 entro il 2040. Da rilevare l’importanza dell’accordo aggiuntivo siglato nel 2016 al protocollo di Montreal, l’emendamento di Kigali, ha richiesto una riduzione graduale della produzione e del consumo di alcuni idrofluorocarburi, gas che contribuiscono al riscaldamento globale e all’accelerazione del cambiamento climatico.

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