Per il 2023, il Pil crescerà solo dello 0,6%. Nel 2024 dell’1,2%.
Nel primo trimestre del 2023, l’economia svizzera è andata un po’ meglio del previsto. Le prospettive, tuttavia, parlano di un rallentamento della crescita per il trimestre in corso e i mesi futuri. A maggio, infatti, il Pil si attesterà allo 0,6%.
A influire la combinazione tra la debolezza della domanda globale e la continua stretta monetaria. A farne le spese soprattutto il settore industriale svizzero. Ma anche per molti segmenti dei servizi: gli stimoli innescati dagli effetti di recupero della pandemia di Covid-19 si sono ormai ampiamente esauriti.
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Economia cinese in stallo
Secondo le analisi di BAK Economics, è al quanto improbabile che nel prossimo futuro presenti una nuova dinamica di crescita. Ciò è particolarmente evidente per quanto riguarda l’ambiente economico internazionale. Oltre a fattori temporanei, come l’onere di combattere l’inflazione, ci sono anche cambiamenti strutturali: l’economia cinese non è più in grado di funzionare come motore di crescita globale, come accadeva nel decennio precedente alla pandemia.
La ripresa a partire dal 2024
Alla luce dei fattori citati, BAK Economics prevede che il Pil svizzero crescerà solo dell’1,2% nel 2024 (previsione precedente di aprile: +1,4%, tutti le cifre corrette per i grandi eventi sportivi). Per l’anno in corso, BAK si attiene alla sua previsione di crescita del Pil dello 0,6%. L’inizio anno è stato migliore del previsto, ma è prevista una stagnazione nei trimestri successivi.
Per il 2023 prevista inoltre l’inflazione al 2,5% e nel 2024 scenderà all’1%. L’occupazione crescerà per l’anno in corso complessivamente dello 0,7% e nel 2024 dello 0,5%. Quest’anno la disoccupazione si fermerà al 2,0% mentre l’anno prossimo crescerà leggermente al 2,2%.
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