Prezzi dell’energia: in arrivo una stangata da quasi 300 franchi a famiglia

Chiara De Carli

6 Settembre 2022 - 14:17

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L’estrema volatilità dei prezzi energetici incide anche sul mercato svizzero.

Prezzi dell'energia: in arrivo una stangata da quasi 300 franchi a famiglia

Come anticipato dai circa 630 gestori di energia alla fine di agosto, nel 2023 i prezzi dell’energia sono destinati ad aumentare. Conferma che arriva nella giornata odierna dal comunicato diffuso dalla Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom). Secondo i loro calcoli, un nucleo familiare tipo nel 2023 pagherà 26.95 centesimi per chilowattora(ct./kWh), ovvero 5.77 ct/kWh (+ 27 %) rispetto al 2022. Tuttavia, le differenze possono essere molto più elevate a livello locale.

Aumenti per tutti, nessuno escluso

Dati alla mano, per un nucleo familiare tipo l’aumento sarà del 7%, da 9,9 ct./kWh a 10.5 ct./kWh. Le tariffe energetiche per le famiglie aumenteranno da 7,9 ct./kWh al 13.1 ct./kWh (+ 64 %). I tributi agli enti pubblici aumenteranno da 0,9 ct./kWh a 1.0 ct./kWh per nucleo familiare (+ 11 %). Il supplemento rete rimane invariato al massimo legale di 2,3 ct./kWh.
Stando agli aumenti delle componenti dell’energia, dunque, una famiglia media svizzera, con un consumo annuo di 4500 chilowattora (profilo di consumo H4), l’anno prossimo pagherà mediamente 27 centesimi per chilowattora (ct./kWh), ovvero circa 5.8 ct./kWh in più rispetto al 2022. Con un aumento medio di 261 franchi che farà pagare alla fine dell’anno la somma complessiva di 1’215 franchi.
Aumenti in vista anche per le piccole e medie imprese, che tra costi di rete, supplemento di reti e prezzi dell’energia, sconteranno un aumento del 27%.

Penuria di energia e aumento dei costi

L’aumento dell’energia è dilagante già dalla metà del 2021, quando con la ripresa delle attività umane dopo la pandemia, la domanda di energia è aumentata a dismisura. La situazione è poi degenerata con lo scoppio della guerra in Ucraina, l’aumento dei costi di combustibili come carbone e petrolio, ma anche della CO2, oltre produttività più che dimezzata delle centrali nucleari francesi.

Mercato svizzero risente della situazione europea

Il mercato energetico svizzero dell’elettricità è strettamente legato a quello europeo e per questo la Svizzera non è esente dagli aumenti dei prezzi, poiché molte società acquistano gran parte dell’elettricità sul mercato all’ingrosso. A causa dei prezzi più elevati, ora anche i costi di approvvigionamento energetico più alti.

Aumenti sulle componenti energetiche

Il costo dell’energia, composto dal prezzo del trasporto per l’energia, prezzo dell’energia fornita, tributi e tasse agli enti pubblici, e un supplemento per il finanziamento delle rinnovabili, fissato al massimo stabilito dalle legge di a 2,3 ct./kWh, aumenterà nel suo complessivo. In modo particolare, i costi di rete, che contengono le componenti dipendenti dal prezzo dell’elettricità (perdite attive, servizi di sistema) e i cosiddetti servizi di sistema (SDL) forniti dal gestore della rete di trasmissione Swissgrid per la stabilità a breve termine.

Come funzionano i servizi di sistema?

Swissgrid addebita i costi dell’SDL ai gestori di rete svizzeri, che a loro volta li addebitano ai loro consumatori finali. Swissgrid deve acquistare i servizi di sistema con una procedura orientata al mercato, non discriminatoria e trasparente, ma a causa del loro rapporto con l’energia, le tariffe sono esposte all’andamento dei prezzi sui mercati internazionali dell’elettricità. I prezzi più elevati dei servizi ausiliari sono quindi una conseguenza diretta dell’attuale situazione dei mercati elettrici.

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