Siderurgia. La Svizzera chiede all’Ue di cancellare le misure di salvaguardia

Mario Morandi

2 Dicembre 2021 - 10:16

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Riunito a Berna il Comitato misto dell’Accordo di libero scambio Svizzera–UE

Siderurgia. La Svizzera chiede all'Ue di cancellare le misure di salvaguardia

La delegazione elvetica guidata dall’ambasciatore Thomas A. Zimmermann ha incontrato i partner Ue.

Accordo di libero scambio tra Svizzera e Ue, cos’è

L’Accordo di libero scambio - ALS è stato concluso nel 1972 tra la Confederazione e l’Unione Europea e ha segnato la nascita di uno spazio di libero scambio per i prodotti industriali, disciplinando inoltre il commercio di prodotti agricoli trasformati.

L’Accordo di libero scambio rappresenta oggi la base delle intense relazioni commerciali tra Svizzera e Ue, garantendo il commercio senza dazi.

Il tema delle discussioni

Come l’anno scorso nell’incontro bilaterale si è discusso sulle misure di salvaguardia sui prodotti siderurgici, introdotte dall’UE nel febbraio 2019 e prorogate la scorsa estate fino al 30 giugno 2024. Le misure europee erano state adottate, in risposta all’introduzione di nuove tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio da parte degli Stati Uniti.

La delegazione svizzera ha chiesto la cancellazione delle misure, esprimendo rammarico per il fatto che L’Ue abbia deciso di estendere la validità del suo meccanismo di trasparenza e di licenza per le esportazioni di vaccini contro la SARS-CoV-2 e la sua applicazione alle esportazioni verso la Svizzera fino alla fine del 2021.

L’Unione Europea ha comunicato che l’obbligo di autorizzazione non sarà esteso oltre il 31 dicembre 2021.

Confronto sugli ultimi sviluppi delle reciproche politiche commerciali

Svizzera e Ue hanno confermato il proprio impegno e interesse comune per dei mercati il più possibile aperti e per un sistema commerciale internazionale basato su regole precise.

In questo contesto la Svizzera ha illustrato ai partner europei la nuova strategia di politica economica esterna adottata dal Consiglio federale il 24 novembre 2021. In merito all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), Svizzera e Ue sostengono i lavori (in materia commerciale e della salute) per prevenire le interruzioni del commercio e migliorare la resilienza delle catene di approvvigionamento in tempi di crisi.

Gli altri temi di discussione

Le parti hanno inoltre discusso dell’intenzione della Ue di introdurre un adeguamento del prezzo alla frontiera per alcune merci in entrata nel loro mercato interno (il principio è quello di considerare le emissioni generate durante la produzione di queste merci, in linea con gli obiettivi climatici Ue).

Soddisfazione da parte della delegazione svizzera, per l’esenzione del nostro Paese da questo meccanismo, grazie all’accordo in vigore con l’Ue, che riguarda lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra.
La Svizzera ha anche invitato l’Ue a garantire che l’attuazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere - i cui dettagli non sono ancora definiti - non crei nuove barriere al commercio tra le due parti.
E ancora Svizzera e Ue hanno discusso sui lavori riguardanti l’utilizzo degli accordi di libero scambio e la stretta cooperazione nel settore doganale.
La prossima riunione del Comitato si terrà nell’autunno 2022, sotto la presidenza della Svizzera.

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