Come si fa a lavorare in Svizzera?

Matteo Casari

27/07/2022

27/07/2022 - 14:29

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Lavorare in Svizzera rappresenta un obiettivo spesso molto ambito dai lavoratori dei paesi confinanti, come l’Italia, così come da quelli provenienti dal resto d’Europa o del Mondo. Vuoi anche tu lavorare in Svizzera? Qui sotto troverai regole e consigli utili per sapere come fare.

Come si fa a lavorare in Svizzera?

La Svizzera, ufficialmente denominata Confederazione Elvetica, è uno stato federale composto da 26 cantoni, e la sua capitale è Berna. Ha una popolazione di circa 8,5 milioni di abitanti e la valuta utilizzata è il franco svizzero (CHF), che ha ad oggi un valore quasi uguale all’euro. La Svizzera è uno stato multilingue, ha infatti quattro lingue ufficiali: il tedesco, il francese, l’italiano e il meno diffuso romancio.
Trovare un’occupazione in Svizzera è un obiettivo molto ambito grazie agli stipendi e alla qualità della vita che sono tra i più elevati al mondo. Tuttavia, occorre essere in possesso di certi requisiti e informarsi a dovere sulla possibilità e l’idoneità per poter lavorare in questo paese.

La situazione economica e lavorativa

L’occupazione in Svizzera è in costante crescita e la disoccupazione è tra le più basse d’Europa (2,4%). I salari svizzeri sono tra i più alti al mondo (in media oltre CHF 6.500 al mese) e in alcuni cantoni è anche presente una legge che garantisce un salario minimo. Inoltre questo paese non risulta conveniente solo per lavori come dipendente, bensì anche per aprire una propria azienda, dato che le tasse dei redditi sono più bassi rispetto all’Italia. Il Canton Ticino rappresenta la principale regione di immigrazione di Italiani, principalmente grazie al confine col Nord Italia, alla lingua ufficiale italiana e alle opportunità offerte da importanti centri urbani come Lugano e Bellinzona.

Chi ha diritto a lavorare in Svizzera?

I cittadini di Paesi membri dell’Unione Europea, e dell’Associazione Europea di Libero Scambio (AELS), ad eccezione della Croazia, hanno il diritto di entrare, vivere e svolgere un lavoro in Svizzera. Essendo l’Italia un paese dell’UE, i cittadini italiani beneficiano dell’Accordo sulla Libera Circolazione (ALC) e possono intraprendere un’occupazione e vivere in Svizzera.
Tuttavia, per poterci lavorare stabilmente, è richiesto un permesso di soggiorno, che può essere di vari tipi a seconda della propria situazione.
Il permesso di soggiorno è obbligatorio per poter risiedere e lavorare in Svizzera in pianta stabile. Solamente per le occupazioni inferiori ai tre mesi questa regola non è necessaria. L’autorità di rilascio del permesso è dei singoli cantoni.
I diversi tipi di permesso di soggiorno sono: L, o permesso di dimora temporaneo (per occupazioni di durata inferiore a un anno) e B, o permesso di dimora fisso (per occupazioni di durata superiore a un anno o a tempo indeterminato).

Come richiedere il permesso di soggiorno

Per richiedere il permesso bisogna recarsi presso gli uffici del comune di competenza. La richiesta deve essere eseguita entro 14 giorni dall’arrivo in Svizzera e prima dell’assunzione. I documenti richiesti sono: carta d’identità o passaporto in corso di validità, certificato di assunzione o il contratto di lavoro con la durata dell’impiego e il tasso d’occupazione, e a volte anche il casellario giudiziale aggiornato del proprio paese di residenza. Il permesso L ha una durata pari a quella del proprio impiego, mentre il B ha una durata di cinque anni. In ogni caso i permessi possono essere prorogati.

I lavoratori frontalieri

La Svizzera è un paese con elevata immigrazione, principalmente proprio per le importanti e ricche opportunità lavorative che offre in tema di lavoro. Le zone di confine sono tra le più caratteristiche di questo fenomeno perché, tra le altre cose, in Svizzera è possibile lavorare anche senza risiederci fisicamente. Proprio per questi casi esiste il permesso di tipo G, ovvero quello per i cosiddetti lavoratori "frontalieri". L’imposizione fiscale per questo tipo di lavoratori è stata ridefinito tra i governi di Italia e Svizzera con un accordo che entrerà in vigore entro il 2023: con "frontaliere" si intende il lavoratore che risiede entro 20 Km dalla frontiera con la Svizzera e, in linea di massima, rientra ogni giorno al proprio domicilio.
Per richiedere un permesso G è necessario preparare una richiesta di permesso per frontalieri da presentare all’ufficio stranieri del cantone in cui si desidera lavorare. Ha validità di 5 anni (o inferiore alla pari di un contratto a tempo indeterminato) e come gli altri può essere prorogato.

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