Che fine farà il Bitcoin nei prossimi decenni? Negli USA alcuni esperti hanno esposto le loro teorie riguardo il futuro della criptovaluta ai microfoni della CNBC.
Cosa ne sarà del Bitcoin nei prossimi cinquant’anni? Questa è una domanda che molti di noi si sono posti almeno una volta da quanto l’Oro digitale ha debuttato sulla scena finanziaria mondiale.
Sul futuro di Bitcoin sono sempre state avanzate numerose ipotesi, alcune basate su complesse analisi tecniche ed economiche, altre mosse solamente da generose aspettative personali che forse hanno rivisto troppo in positivo il futuro della criptovaluta. Dopotutto, si sa che tra chi investe ogni giorno in Bitcoin si annoverano anche molte persone senza una solida educazione finanziaria, particolare che spesso le rende vulnerabili in un mercato veramente imprevedibile.
Negli USA alcuni illustri investitori ed esperti di criptovalute hanno avanzato alcune interessanti ipotesi circa il futuro di Bitcoin, andiamo a vedere insieme cosa pensano.
Bitcoin arriverà al 2071? La parola agli esperti
Secondo il fondatore del fondo "Delancey Wealth Management" Ivory Johnson le criptovalute sono destinate a migliorare la finanzia tradizionale, sebbene prevedere il cammino di Bitcoin calcolato su un lasso temporale di cinque decenni sia molto difficile. Johnson non esclude che il Bitcoin possa anche essere superato da nuove criptovalute che non si sono ancora affacciate sul mercato o che lo hanno fatto in maniera abbastanza anonima, lontano dall’attenzione dei media e degli investitori professionisti. Il manager sembra tuttavia mostrarsi fiducioso nello scenario opposto, vale a dire quello che vede Bitcoin come importante riserva di valore anche nel 2071.
Stando invece alle parole di Frederick Kaufman, autore di numerosi bestseller sulle criptovalute e la finanza, il Bitcoin potrebbe rimpiazzare l’Oro come riserva di valore ancor prima del 2071. A favorire questa importante svolta sarebbe soprattutto l’evoluzione del rapporto che molte banche centrale avranno con la tecnologia, unita alla crescente fiducia che l’opinione pubblica riporrebbe in questi strumenti.
Che peso avranno le regolamentazioni e la questione ambientale sul futuro di Bitcoin?
Il grande contributo che le criptovalute hanno apportato alla finanza rischierebbe anche di venire oscurato dalle delicata questione delle regolamentazioni di natura fiscale ma soprattutto ambientale. Di questo è convinto Dan Egan, vicepresidente della società d’investimenti Betterment, il quale si dice convinto che non si possa esprimere un parere sul futuro di Bitcoin trascurando questi importanti punti.
Come abbiamo già avuto modo di vedere, paesi come la Cina hanno una notevole influenza sulle attività di mining e sull’andamento del Bitcoin, senza trascurare il fato che si sta andando sempre più incontro a una rivoluzione ecologista abbracciata anche da importanti aziende.
Se Bitcoin dovesse rimanere indietro su questo aspetto ci sono possibilità che potrebbe arrivare al 2071 in uno stato non perfetto. Per il momento mettiamo da parte le ipotesi riguardanti la sua uscita di scena prima di tale data.
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