Aumentano i contagi nel mondo, l’Oms guarda con preoccupazione Asia e Africa

Claudia Mustillo

16 Luglio 2021 - 09:09

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I contagi tornano a salire e si registrano aumenti record nel Regno Unito, ma anche in Indonesia e Africa. Cosa sta succedendo?

Sembrava quasi finita la diffusione della pandemia da Covid-19, gli allentamenti nei diversi Stati e la campagna vaccinale che procede a pieno ritmo aveva fatto respirare una nuova aria di libertà in giro per il mondo.

Invece i contagi tornano a salire, con alcuni picchi che non si vedevano da inizio anno e l’Oms è sempre più preoccupata anche per l’aumento dei casi in Medio Oriente e Nord Africa.

Cosa sta succedendo?

Oltre 40 mila contagi al giorno per Regno Unito e Indonesia

La situazione sta nuovamente sfuggendo di mano, ieri nel Regno Unito sono stati registrati 48.553 nuovi casi di coronavirus, un picco così alto non si registrava da gennaio. Anche il numero giornaliero delle vittime, 63, non si vedeva da fine marzo.

Intanto in Indonesia ci sono stati 54.517 nuovi casi, facendo raggiungere il picco massimo che ha portato il Paese a superare anche l’India e diventare il nuovo punto centrale per la pandemia in Asia. Gli esperti temono, così come è accaduto per l’India, che il sistema sanitario dell’Indonesia non sia in grado di reggere questo forte stress.

La variante Delta aumenta anche nel Nord Africa e l’Oms ha allertato per le possibili conseguenze catastrofiche in occasione dei festeggiamenti della festa musulmana di Eid-al-Adha che ha inizio nella settimana del 20 luglio e per tradizione viene celebrata con raduni di grandi o medie dimensioni.

La Tunisia ha chiesto aiuto per fronteggiare l’aumento dei casi e ha reintrodotto anche le restrizioni.

Anche l’Italia ha visto un aumento del 90% dei casi su base settimanale e se la curva non si ferma, molto presto si potrebbe avere un nuovo passaggio dalla zona bianca a quella gialla.

Si torna a indagare sulle origini del virus

È arrivata la richiesta di maggiore trasparenza e collaborazione, sulle origini del virus, da parte del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesu, per la Cina.

"Lo dobbiamo ai milioni di persone che hanno sofferto e che sono morte", ha detto e poi ha aggiunto "Ci auguriamo che ci sarà una migliore collaborazione per andare a fondo di quanto accaduto."

Secondo il generale dell’Oms l’ipotesi della fuoriuscita del virus dal laboratorio di Wuhan è stata scartata con troppa fretta: "Io stesso ero un tecnico di laboratorio, un immunologo e ho lavorato in laboratorio, e accadono incidenti di laboratorio."

Ghebreyesu, vuole far rimanere sul tavolo ancora una volta tutte le ipotesi possibili e "Controllare cosa è successo, specialmente nei nostri laboratori, è importante. Servono informazioni, informazioni dirette su com’era la situazione di questi laboratori prima, all’inizio della pandemia."

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