barometro KOF

Per quest’anno il KOF prevede il Pil al 2,3%. Resta stabile il mercato del lavoro e con l’aumento dei salari in arrivo l’anno prossimo, i consumi torneranno a crescere e la morsa dell’inflazione andrà via via scemando, guerra permettendo.

Il barometro KOF non registra variazioni rilevanti in questo mese di settembre. Dati incoraggianti arrivano dal settore manifatturiero, ma lo scenario di crisi non permette all’economia svizzera di decollare.

La continua tendenza al decremento dell’indicatore globale è in parte determinata dalle restrizioni all’offerta legate alla guerra in Europa orientale e dal rallentamento economico in Asia, in particolare in Cina, che è tornata ad intensificare le restrizioni alla mobilità come misura ausiliaria nella lotta contro l’epidemia di COVID-19.

Ad agosto KOF e quotidiano Neue Zürcher Zeitung (NZZ) hanno intervistato economisti delle università svizzere sulla riforma "AVS 21". Ecco che cosa hanno risposto

Le prospettive future dell’economia svizzera non sono incoraggianti.

Gli indici di riferimento, del centro congiunturale di Zurigo, mostrano un chiaro rallentamento dell’economia mondiale.

In generale la situazione degli affari è peggiorata in tutti i settori. Mentre i prezzi delle materie prime sono rimasti stabili.

Il barometro economico del politecnico di Zurigo (ETH), uno dei più attendibili strumenti di misurazione della realtà economica del nostro paese, ha registrato a luglio l’ennesimo mese in decrescita. Dopo il rallentamento dello scorso giugno, la caduta ora sta accelerando nuovamente. Si prevede un’andamento lento dell’economia durante l’autunno.

Per la seconda volta consecutiva, il barometro Kof rimane al di sotto della sua media di lungo periodo.

La crescita della produzione è sostenuta dalla normalizzazione dei settori dei servizi e dalla crescita stabile dell’industria.