Federal Reserve

L’inversione di tendenza dei tassi di interesse è arrivata e le banche stanno riducendo i tassi di interesse negativi.

La Bns mette mano ai tassi d’interesse, una mossa che ha colto alla sprovvista economisti e investitori. Ecco cosa pensa il capo dipartimento federale dell’economia Guy Parmelin.

La Federal Reserve deciderà cosa fare sui tassi di interesse, dopo il balzo in avanti dell’inflazione annunciato la scorsa settimana.

Occhi puntati sulla riunione della Fed, ma anche su quella della Bce che si incontrerà d’urgenza per discutere delle condizioni di mercato attuali.

L’aumento dei tassi guida da parte della Fed, guerra in Ucraina e difficoltà economica cinese, stanno portando gli investitori a comprare sempre più il biglietto verde.

Lo ha detto il presidente della Banca nazionale svizzera durante il suo intervento ieri sera a Washington.

Il dollaro prende terreno e raggiunge i massimi ventennali sullo yen giapponese a 128,473. Anche sul franco registra un andamento al rialzo che passa di mano da 1,07 dollari dei giorni scorsi a quota 1,05 di oggi.

Ieri a Francoforte la riunione del direttivo della Banca centrale europea. La presidente Lagarde: "necessario ponderare bene ogni mossa per non soffocare una ripresa che non accenna a ripartire".

A pesare sono soprattutto gli aumenti di carburanti, del settore immobiliare e dell’alimentare. L’indice della benzina è salito del 18,3% a marzo e da solo, occupa oltre la metà dell’aumento mensile di tutte le voci.

Poco dopo le 10 di oggi lo SMI segnava 11’940.11 punti, in ripresa dello 0,33% rispetto alla chiusura di ieri, mentre lo SPI viaggiava a 15’248.60 punti (+0,78%).