BCE

Nonostante questa mattina sulle piazze finanziare sembra regnare un sentiment positivo, le preoccupazioni sono giusto dietro l’angolo. Giovedì si scoprirà se la Bce, come preannunciato, aumenterà i tassi, mentre sul fronte energetico se la fornitura di gas dalla Russia all’Europa riprenderà.

Nella giornata di oggi è stato diramato il bollettino economico della Bce. Temi centrali: la politica monetaria, la guerra in Ucraina e la morsa dell’inflazione.

Una mossa inaspettata ma positiva, secondo la docente Supsi, destinata a riportare equilibrio nel mercato immobiliare. Ma il futuro della Svizzera dipende anche da Italia ed Europa, che devono ricominciare a investire su se stesse.

L’allargamento dello spred dei Paesi più fragili in questi giorni, ha indotto a riunire d’urgenza il Consiglio direttivo della Banca centrale europea.

Occhi puntati sulla riunione della Fed, ma anche su quella della Bce che si incontrerà d’urgenza per discutere delle condizioni di mercato attuali.

Secondo gli esperti, qualora dovesse mettere mano al tasso guida, non avverrà prima di settembre.

"L’elevato livello dell’inflazione rappresenta una sfida importante. Il Consiglio direttivo assicurerà un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine" si legge nella nota.

Prezzi destinati a rimanere alti: secondo il docente Usi, chi oggi cerca di salvarci doveva piuttosto prevenire. Una comunicazione inefficace sulla speculazione in atto ha invece aggravato la situazione. La salvezza? Non verrà dalle banche, ma dalla gente che ha voglia di spendere e tornare a vivere.

Sarà determinante l’esito dell’incontro della Banca Centrale fissato in agenda la prossima settimana ad Amsterdam.
Sul tavolo ci sarà il possibile annuncio circa il taglio degli acquisti netti al 30 giugno.

Ieri a Francoforte la riunione del direttivo della Banca centrale europea. La presidente Lagarde: "necessario ponderare bene ogni mossa per non soffocare una ripresa che non accenna a ripartire".