Vaiolo delle scimmie che cos’è, come si cura e cosa provoca?

Chiara De Carli

11/08/2022

11/08/2022 - 12:37

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In Svizzera al momento sono stati confermati 361 a casi, a partire dal 21 maggio scorso.

Vaiolo delle scimmie che cos'è, come si cura e cosa provoca?

Dopo l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che con 16’000 casi in circa 75 Paesi aveva definito l’epidemia di vaiolo delle scimmie un’«emergenza sanitaria pubblica globale», gli Stati Uniti si sono trovati a fare i conti con le proprie scorte di vaccini. Facendo l’inventario, hanno scoperto una situazione desolante: le quantità di vaccini ancora valide erano solo 2’400, le altre tutte scadute. Un numero misero, se confrontato con le 20 milioni di dosi custodite fino a un decennio fa nei congelatori.
La causa della penuria di vaccini è da ricondurre alla sospensione della produzione, da parte della casa farmaceutica specializzata, dell’immunizzante contro il vaiolo di ultima generazione. Si tratta della danese Bavarian Nordic, azienda biotecnologica unica produttrice del più avanzato antidoto contro il vaiolo. Che negli Stati Uniti prende il nome commerciale di Jynneos.
Per onor di cronaca, le scorte di vaccini ci sarebbero, dice la Bavarian Nordic, ma allo stato grezzo e conservate in apposite buste di plastica nei congelatori dell’azienda. Il che rende queste potenziali risorse del tutto inutilizzabili, per lo meno sul breve termine. Gli impianti erano stati chiusi perché la casa farmaceutica aveva deciso di concentrarsi sulla produzione di altri vaccini, contro la rabbia e l’encefalite, per esempio. Ora, contrariamente a quanto programmato, l’industria è costretta a riaprire per tornare a pieno regime entro un mese. Stando alle informazioni raccolte, l’azienda sta valutando la possibilità di adottare un ciclo produttivo di 24 ore per soddisfare la domanda.

Quanti dosi di vaccino servono?

Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono circa 16 milioni le dosi di vaccino a livello globale. E dovrebbero essere sufficienti per contenere l’epidemia.
La Bavarian Nordic, dal canto suo, spiega che le sue scorte sono ancora allo stato grezzo, congelate in appositi sacchetti di plastica. Lo step successivo vuole che vengano scongelati e trasferiti in fiale, tramite il processo cosiddetto di fill and finish, ossia di riempimento e finitura. Stando poi al New York Times, le autorità statunitensi pare stiano negoziando con uno stabilimento in Michigan, per completare la parte finale del processo, dando forma a 2,5 milioni di dosi, e accelerare così la procedura.

Perché mancano le dosi di vaccino?

Gli Stati Uniti, nel corso di questi anni, non hanno mai smesso di comprare dosi. Si stima, infatti, ne siano state comprare 30 milioni, questo per assicurarsi un’adeguata copertura in caso di un attacco bioterroristico. Ma a causa della sospensione dell’attività da parte della Bavarian Nordic, sono arrivati a questo momento con delle scorte insufficienti.

La situazione al di fuori degli Stati Uniti

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) della Commissione europea ha dichiarato di aver ordinato 160’000 dosi per l’Unione europea.
L’Italia, da lunedì ha iniziato la campagna vaccinale, nel Regno Unito ne sono state comprate 100 mila dosi, mentre in Australia 450 mila, di cui 100 mila in arrivo per quest’anno, il resto nel 2023. Nonostante tutto, sono gli Stati Uniti il Paese con la maggiore disponibilità del vaccino.

In Svizzera

Intanto in Svizzera, dove non ci sono scorte di vaccino nemmeno per il vaiolo del 1970, l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) sta esaminando l’acquisto centralizzato di un vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Mentre l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic non ha ancora ricevuto una vera domanda di omologazione. Quel che si aspetta è che i tempi siano più veloci rispetto alla prassi, ma Swissmedic ha affermato che le tempistiche varieranno in base alla situazione epidemiologica.

Vaiolo delle scimmie Svizzera

Attualmente l’Ufsp riporta che dallo scorso 21 maggio sono stati registrati 361 casi, dei quali nessun decesso.
Per intando, l’Ufsp sceglie la via della moderazione e ipotizza un pericolo medio per la popolazione, nonostante il leggero aumento delle infezioni.

Vaiolo delle scimmie trasmissione

La malattia si trasmette da persona a persona mediante contatto stretto con una persona infetta, tramite: cute e mucose (per esempio: occhi, naso, bocca, organi genitali), vescicole e lesioni cutanee (siero e sangue infetto), secrezioni respiratorie e droplets, oggetti contaminati di recente come lenzuola, asciugamani, indumenti, maniglie delle porte. È certo che il contagio avviene tramite contatto diretto di cute e mucose, anche durante le attività sessuali, evento ad alto rischio di trasmissibilità.

Contagiosità vaiolo delle scimmie

L’Ufficio federale di sanità pubblica informa, inoltre, che si è contagiosi dalla comparsa dei primi sintomi fino alla scomparsa dell’eruzione cutanea. Come per la varicella, vale quando le croste si distaccano completamente dalla cute. I sintomi, poi, possono manifestarsi fino a 21 giorni dopo il contatto stretto.

Sintomi vaiolo delle scimmie

La malattia si può manifestare con eruzione cutanea acuta o singole lesioni date dalle caratteristiche vescicole che con il passare dei giorni si trasformano in pustole e nelle parte risolutiva in croste. Come nella maggior parte delle infezioni, si ingrossano i linfonodi e possono essere riscontrate delle infiammazioni nella zona genitale o anale.
Può comparire la febbre, quasi sempre al di sopra dei 38,5°C, con brividi, mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari e spossatezza.

Vaiolo delle scimmie cura

In caso di sintomi, contattare il proprio medico di famiglia.

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# Oms

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