Gli svizzeri scoppiano di salute e di felicità. Qui si sta meglio che nel resto d’Europa

Chiara De Carli

11/05/2023

11/05/2023 - 10:09

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È quanto si evince dall’indagine sui redditi e sulle condizioni di vita condotta dall’Ust. Quasi il 74% ha dichiarato di sentirsi felice.

Gli svizzeri scoppiano di salute e di felicità. Qui si sta meglio che nel resto d'Europa

Come stanno gli svizzeri? Secondo l’indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (SILC) dell’Ufficio federale di statistica (UST) diffusa questa mattina, molto bene e sono anche felici. O per lo meno, così era nel 2021, quando quasi tre quarti della popolazione della Svizzera ha indicato di sentirsi felice la maggior parte del tempo o sempre. Solo 3,9% ha invece valutato il proprio stato di salute come scarso o molto scarso. Si tratta della quota più bassa d’Europa.

Svizzeri in salute

L’inchiesta è avvenuta tramite una raccolta dati soggettiva, ovvero una autovalutazione della propria salute che solitamente riflette bene il quadro dello stato di salute effettivo della popolazione. Al confronto con i Paesi dell’Unione Europea risulta che la Svizzera è il Paese con la minore quota di popolazione che valuta il proprio stato di salute come scarso o molto scarso, ovvero il 3,9% contro l’8,8% dell’Ue, ma questo dipende anche dal reddito. L’8,4% delle persone appartenenti alla classe di reddito più bassa (il 20% inferiore della distribuzione dei redditi) ha valutato il proprio stato di salute come scarso o molto scarso. La stessa valutazione è stata data solo dall’1,2% delle persone appartenenti alla classe di reddito più elevata (il 20% superiore della distribuzione dei redditi). Questa differenza a seconda del reddito, si osserva in tutti i Paesi d’Europa. In Germania e in Francia, ad esempio, le persone appartenenti al quintile dei redditi più bassi ad aver valutato il loro stato di salute come scarso o molto scarso sono state rispettivamente il 20,0 e il 14,4%, mentre nel quintile più alto tali quote sono state solo rispettivamente del 5,4 e del 3,9%.

Correlazione tra svantaggi sociali e stato di salute

Nel nostro Paese sono state riscontrate differenze della percezione del proprio stato di salute a seconda del livello di formazione, del reddito e della povertà reddituale. Dall’indagine si evince inoltre che con l’aumentare dell’età cresce anche l’impatto degli svantaggi sociali. Lo stato di salute viene valutato come scarso o molto scarso dalle persone dai 50 anni in su senza formazione postobbligatoria (12,1%), due volte più spesso rispetto alle persone con un titolo di livello secondario II (5,9%). Rispetto alle persone con un titolo di livello terziario (3,2%), quelle senza formazione postobbligatoria sono quasi quattro volte più colpite.
Sempre tra le persone dai 50 anni in su, poi, quelle di nazionalità straniera hanno valutato il loro stato di salute come scarso o molto scarso nettamente (11,1%) più spesso di quelle di nazionalità svizzera (4,7%).

Svizzera Paese felice

Complessivamente, il 73,4% della popolazione della Svizzera ha dichiarato di essersi sentito felice per la maggior parte del tempo o sempre durante le quattro settimane precedenti l’indagine. La quota di persone che hanno dichiarato di sentirsi scoraggiate o depresse per la maggior parte del tempo o sempre è del 5,9% e diminuisce all’aumentare del livello di formazione e del reddito.

Rischio obesità con un basso livello di formazione

Le persone senza formazione postobbligatoria (17,5%) sono due volte più colpite dall’obesità rispetto a quelle con una formazione di livello terziario (9,0%). Altri svantaggi sociali hanno invece un impatto minimo sul peso corporeo. Sovrappeso od obesità, stato di salute autovalutato e salute mentale sono strettamente correlate. Le persone affette da obesità hanno valutato il loro stato di salute nettamente più spesso come scarso o molto scarso rispetto alle persone di peso normale (il 10,1 contro il 2,6%). Hanno inoltre indicato di sentirsi meno spesso felici rispetto alle persone di peso normale (il 69,2 contro il 75,6%).

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