Politica: i dibattiti del luganese rivivono in digitale

Laura Bordoli

07/04/2022

07/04/2022 - 16:28

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Il progetto di digitalizzazione del fondo delle registrazioni delle sedute del Legislativo tra il 1962 e il 2003 consente di accedere a un patrimonio storico di grande interesse e di ripercorrere quarant’anni di vita politica comunale.

Politica: i dibattiti del luganese rivivono in digitale

In futuro la città di Lugano diventerà "hub per innovazione digitale". É questa la visione del sindaco Michele Foletti, e la digitalizzazione ha già contaminato anche la politica luganese.
Infatti, dopo un anno di lavoro, il progetto di valorizzazione delle registrazioni delle sedute del Legislativo di Lugano entra nel vivo: sono stati documentati oltre 100 nastri magnetici dei 443 che compongono il fondo sonoro.
L’opera di restauro e di digitalizzazione promossa dall’Archivio amministrativo della Città di Lugano, in collaborazione con la Fonoteca nazionale della Biblioteca nazionale svizzera, l’Associazione Memoriav, centro di competenza per il patrimonio culturale audiovisivo della Svizzera, e la Divisione della cultura e degli studi universitari del Cantone Ticino, riporta alla luce uno spaccato inedito della storia e della vita politica cittadina.
Questa iniziativa, promossa nel 2021, si svilupperà sull’arco di quattro anni.
Il fondo è stato consegnato quale deposito permanente alla Fonoteca alla fine del 2020 ed è dove vengono inserite le nuove registrazioni che vengono documentate. Il progetto sarà reso consultabile online tramite il disponibile anche sul catalogo di Memoriav e sul portale del patrimonio culturale del Cantone Ticino Sàmara.
Inoltre, una pagina di presentazione del nuovo archivio, nella quale è possibile ascoltare una selezione di registrazioni di valore storico e trovare il link per accedere al fondo, è disponibile sul sito della Città.

Perché il digitale?

Negli anni Sessanta del secolo scorso le registrazioni audio delle sedute servivano per facilitare la stesura dei verbali.
Il progetto di digitalizzazione del fondo delle registrazioni delle sedute del Legislativo tra il 1962 e il 2003 consente di accedere a questo patrimonio storico di grande interesse e di ripercorrere quarant’anni di vita politica comunale.
L’ascolto della viva voce di chi ha animato i dibattiti in quel periodo offre infatti diverse chiavi di lettura sull’evoluzione della politica cittadina, sulle differenze e le somiglianze che accomunano i consiglieri comunali del passato e del presente.
In particolare, l’opera di restauro è molto preziosa poiché consente di scoprire i temi più significativi che hanno animato in quegli anni il dibattito in seno al Legislativo, o ancora i progetti e gli investimenti promossi in diversi settori.

Alcuni esempi

In alcuni estratti estrapolati dalle sedute che hanno avuto luogo tra il 1963 e il 1976, è possibile sentire gli orientamenti su argomenti che ancora oggi accendono il dibattito, come ad esempio il tema dell’autonomia comunale e dei rapporti con il cantone, o il tema della libertà di espressione (ad esempio, nella seduta del 7 ottobre 1976, Giovanni Orelli interroga il municipio sulla censura del film Salò di Pier Paolo Pasolini).
Trovano spazio anche temi più leggeri e curiosi, come la richiesta di regolamentare l’uso delle sirene dei battelli che solcano il Ceresio (intervento del consigliere comunale Lorenzo Gilardoni durante la seduta del 5 luglio 1971). Oppure, Iva Cantoreggi, prima consigliera comunale a essere registrata durante una seduta, si oppone al progetto di variante al piano regolatore che consente di edificare appartamenti con cucine senza finestre.

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