Guerra Ucraina: introdotte misure per non restare senza gas il prossimo inverno

Laura Bordoli

04/03/2022

04/03/2022 - 17:56

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La Confederazione si impegna ad assicurare che la Svizzera possa procurarsi il più rapidamente possibile gas e siti di stoccaggio per affrontare l’inverno 2022-2023.

Guerra Ucraina: introdotte misure per non restare senza gas il prossimo inverno

Nella seduta odierna, il Consiglio federale ha preso atto della situazione sui mercati energetici europei dopo l’invasione russa dell’Ucraina e delle sue conseguenze sulla sicurezza dell’approvvigionamento energetico della Svizzera.
Quanto è emerso è che, se l’anno in corso non presenta particolari difficoltà, la Confederazione si è messa al lavoro per scongiurare pericoli dell’approvvigionamento per il prossimo inverno, quello tra il 2022 e il 2023.

In particolare, il Consiglio federale vuole aumentare rapidamente la capacità dell’approvvigionamento di elettricità e gas in Svizzera e, a questo riguardo, aveva già deciso, il 17 febbraio, di creare una riserva di energia idroelettrica, che sarà disponibile per tempo.
Il Consiglio federale ha inoltre incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), insieme alla Commissione della concorrenza COMCO, di assicurare che il settore svizzero del gas possa procurarsi il più rapidamente possibile gas, capacità di stoccaggio, gas naturale liquefatto (GNL) e capacità nei terminali GNL. Tali organi presenteranno al Consiglio federale entro la fine di aprile le modalità con cui intendono procedere.

L’inverno che sta finendo

Attualmente, la sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera per l’inverno in corso è garantita, nonostante l’elevato livello dei prezzi.
Tuttavia, rimane un certo rischio residuo in caso di lunghi periodi imprevisti di inattività delle centrali elettriche o di un periodo prolungato di grande freddo, così come in caso di interruzione della fornitura di gas russo verso l’Europa. A questo proposito, la ElCom - l’autorità di regolazione statale e indipendente del settore elettrico - monitorerà la situazione in collaborazione con l’Ufficio federale dell’energia (UFE) e l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), nonché con Swissgrid.

I motivi delle misure

Le misure decise dal Consiglio Federale sono necessarie perché la Svizzera non dispone di grandi impianti di stoccaggio del gas e dipende da importazioni continue, quindi dal mercato internazionale.
A livello europeo, a causa della crisi attuale l’UE e molti Paesi stanno cercando opzioni di approvvigionamento alternative e supplementari per il prossimo inverno e si stanno compiendo numerosi sforzi per riuscire a coordinare l’approvvigionamento di gas e GNL a livello UE. Inoltre, gli Stati membri dell’UE dispongono già di accordi di solidarietà per la fornitura reciproca di gas in situazioni di emergenza, ma la Svizzera non fa parte di questo sistema.
In questo contesto, il Consiglio federale ha creato le condizioni che permettono al settore svizzero del gas di procurarsi rapidamente capacità di stoccaggio supplementari all’estero nonché gas, GNL e capacità nei terminali GNL. Siccome, viste le quantità ingenti, tali acquisti potranno essere fatti solo congiuntamente dalle imprese del gas, sono necessari accordi intra-settoriali.
Nella sua seduta odierna, il Consiglio Federale ha quindi deciso che il settore potrà procedere subito con gli acquisti congiunti, senza dover temere conseguenze sotto il profilo della legislazione antitrust e si aspetta ora che il settore agisca come necessario.

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