In caso di decesso dopo il parto, il congedo viene trasferito al secondo genitore. Travail.Suisse: "Un aiuto prezioso in situazioni difficili"

Redazione

15/12/2022

15/12/2022 - 13:07

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Per Travail.Suisse il numero dei decessi perinatali ogni anno è fortunatamente basso, ma le difficoltà che deve affrontare il genitore superstite sono tali da rendere necessario un adeguamento delle basi giuridiche. Anche per il bene del neonato.

In caso di decesso dopo il parto, il congedo viene trasferito al secondo genitore. Travail.Suisse: "Un aiuto prezioso in situazioni difficili"

In caso di decesso dopo il parto, il congedo di natalità viene trasferito al secondo genitore. Con una sola voce contraria, il Consiglio nazionale ha adottato oggi il principio del trasferimento del congedo di natalità al secondo genitore, nel caso in cui il primo genitore dove mancare per decesso dopo il parto.
In Svizzera il congedo maternità - e congedo paternità - viene attribuito alla nascita di ogni figlio o figlia, e consiste in un periodo pagato di 14 settimane per le madri, e di 2 settimane per i padri. A livello nazionale non è ancora previsto un congedo in caso di adozione, anche se alcuni Cantoni e alcune aziende lo hanno già riconosciuto.

Cosa è cambiato

Prima di questa variazione, in Svizzera, se una mamma perdeva la vita dopo aver dato alla luce il proprio figlio, il suo diritto al congedo familiare terminava con lei. Lo stesso valeva per il congedo di paternità. L’iniziativa parlamentare Kessler (Weibel) adottata questa mattina dal Consiglio nazionale ha proposto di trasferire il diritto del genitore deceduto al genitore superstite. Questa modifica alla legge sull’indennità per perdita di guadagno – che compensa i congedi di maternità e paternità – dovrebbe consentire al genitore superstite di prendersi cura del neonato e di far fronte alla sua situazione, cun una maggiore serenità.

Il commento

Travail.Suisse, l’organizzazione indipendente dei lavoratori dietro il congedo di paternità, ha accolto con favore questa decisione. A seguito della raccomandazione del Consiglio federale, il Consiglio nazionale ha rifiutato dunque le due proposte della minoranza di prorogare il diritto agli assegni del genitore superstite per ulteriori 4 settimane. Travail.Suisse ha espresso il proprio rammarico per il fatto che la Camera bassa non abbia mostrato maggiore generosità per situazioni rare ma molto specifiche per le persone interessate.
Come ha spiegato Valérie Borioli Sandoz, responsabile della politica di uguaglianza e riconciliazione di Travail.Suisse : “Il numero di morti perinatali ogni anno è fortunatamente basso nel nostro Paese. Ma le difficoltà che deve affrontare il genitore superstite sono tali da rendere necessario un adeguamento delle basi giuridiche, per il bene del neonato".

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