Un’auto su 5 in Europa è elettrica: ma dove sono le stazioni di ricarica?

Sara Bracchetti

10/02/2022

10/02/2022 - 17:13

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Mercato in ripresa nel 2021, anche se i numeri restano molto al di sotto dei tempi pre-Covid. A trascinarlo, le vetture elettriche, che però mancano di infrastrutture adeguate.

Un'auto su 5 in Europa è elettrica: ma dove sono le stazioni di ricarica?

Il 2022 non potrà che andare meglio: la carenza di microchip che lo scorso anno ha penalizzato il mercato dell’auto rende ottimistiche le previsioni per i mesi a venire. La promessa di una stabilizzazione delle forniture fa sì che l’Associazione europea dei produttori di automobili (Acea) stimi una crescita del 7,9% delle immatricolazioni nell’Unione Europea, per circa 10 milioni e mezzo di vetture.

L’invito: limitare i fornitori esteri

"Meglio", però, non vuol dire "bene". I numeri, in realtà, resteranno inferiori del 20% rispetto a quelli registrati in tempi pre-Covid, nell’Ue come in Svizzera. Segno che i passi in avanti nella fornitura di microchip sono importanti ma non sufficienti: Acea sta dunque esortando l’Unione a ridurre la sua dipendenza dai fornitori esteri, così da limitare i danni in un eventuale futuro.

Ecco chi fa "ottime prestazioni"

Buone notizie, intanto, giungono dal fronte delle auto elettriche, che hanno continuato a guadagnare quote di mercato. Oggi, un’auto su cinque fra quelle vendute nell’Unione Europea è alimentata a energia elettrica. Oliver Zipse, presidente di Acea e ceo del gruppo Bmw, parla di "ottime prestazioni" e "notizia molto gradita".

Ma i punti di rifornimento sono pochi

Tuttavia, anche in questo caso la realtà è meno apprezzabile di quanto si immagini. Sia perché "questo è ancora un mercato piuttosto fragile, che dipende fortemente da misure di sostegno come incentivi all’acquisto". Sia perché per utilizzare l’elettrico servono più stazioni di ricarica. Molte di più: il ritardo nelle creazione delle infrastrutture genera uno squilibrio deplorevole rispetto alla domanda. Basti sapere che, dati alla mano, negli ultimi cinque anni il numero di auto elettriche immesse in circolazione è cresciuto quattro volte più velocemente.

Un ritardo che rischia di bloccare tutto

"Le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre dieci volte tra il 2017 e il 2021, mentre il numero di caricatori pubblici nell’Ue non è cresciuto neanche due volte e mezzo - afferma Zipse - Se questa situazione non verrà affrontata con urgenza, introducendo obiettivi ambiziosi per tutti gli Stati membri, ci troveremo di fronte a uno stop obbligato".

Si confida nel Parlamento Europeo

Un appello che non rischia di rimanere inascoltato. Il Parlamento europeo già sta discutendo l’Alternative fuels infrastructure regulation (Afir), una proposta di regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi. Auspicio di Acea è che il progetto in esame sia implementato, così da garantire, almeno sulla carta, una rete di ricarica e rifornimento adeguata ai ritmi di crescita del mercato.

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