Swiss Real Estate Sentiment Index: il supercliclo degli investimenti immobiliari è finito

Chiara De Carli

16/11/2022

16/11/2022 - 11:43

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Gli operatori si aspettano un calo dei prezzi degli immobili in tutti i segmenti. Rimangono flebili speranze per il comparto residenziali.

Swiss Real Estate Sentiment Index: il supercliclo degli investimenti immobiliari è finito

Per la prima volta in oltre dieci anni, gli operatori professionali del mercato si aspettano prezzi in calo per gli investimenti immobiliari. È quanto emerge dal KPMG Swiss Real Estate Sentiment Index (sresi®), diffuso questa mattina, dal quale risulta un rallentamento dell’economia, fortemente influenzato da inflazione, aumento dei tassi di interesse e sentiment degli investitori basso. Secondo l’indagine, il 90% degli intervistati, circa 200 investitori immobiliari e periti del mercato immobiliare svizzero interpellati tra il 16 agosto e il 10 ottobre scorso, ha dichiarato che la Svizzera abbia raggiunto la fine del superciclo degli investimenti immobiliari.
Mentre lo scorso anno gli attori del mercato professionali e istituzionali, tra cui fondi pensione e fondi immobiliari, avevano previsto uno sviluppo economico positivo e un aumento dei prezzi degli immobili, quest’anno le loro prospettive sono molto più negative. Lo sresi, indicatore anticipatore degli sviluppi previsti sul mercato svizzero degli investimenti immobiliari, è infatti precipitato dal suo massimo storico di +63,7 punti a un nuovo minimo storico di -32,5 punti.

«Il senso di ottimismo alquanto sorprendente che abbiamo visto nel 2021 – ha commentato Beat Segere, partner ed esperto immobiliare di KPMG - si è dissipato a seguito della guerra in Ucraina e di fronte all’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse».

Andamento dei prezzi: fanno eccezione gli immobili residenziali

Per la prima volta nella storia dello Swiss Real Estate Sentiment Index, il sentiment degli operatori di mercato sull’andamento dei prezzi degli investimenti immobiliari è nettamente negativo a -27,7 punti. Il punteggio dello scorso anno di +63,7 indicava che il mercato prevedeva uno sviluppo dei prezzi decisamente positivo; solo l’1% degli intervistati all’epoca aveva previsto un calo dei prezzi. Più del 40% dei partecipanti al mercato attualmente prevede che i prossimi dodici mesi porteranno prezzi in calo. In particolare per gli spazi commerciali, che si sono attestati a -86,9 punti.
Gli operatori di mercato si aspettano anche un calo dei prezzi per gli spazi commerciali (-58,3 punti) e gli immobili ad uso ufficio (-47,4 punti). I prezzi dovrebbero continuare a crescere solo leggermente nel segmento residenziale (+35,8 punti), ma in misura molto inferiore rispetto all’anno precedente (+119,2 punti). Gli intervistati considerano ancora estremamente scarsa l’offerta di adeguate opportunità di investimento nel segmento residenziale.

Aumentano i prezzi a Zurigo, in Ticino calano

I segnali si sono invertiti anche nelle regioni. Gli operatori di mercato si aspettano ancora di vedere aumenti dei prezzi nella grande regione di Zurigo (+39,2 punti), tuttavia le loro aspettative sono molto più moderate anno su anno. Le riduzioni dei prezzi attese sono particolarmente ampie per quanto riguarda il Ticino (-86,0 punti), la Svizzera orientale (-56,4 punti) e la regione "Mittelland" (-54,3 punti).

Kmpg Swiss Real Estate Sentiment Index
aspettative per regioni

Dopo aver previsto un notevole aumento dei prezzi (+56,1 punti) nell’anno precedente, gli operatori di mercato si aspettano ora prezzi stabili nella Svizzera centrale (-2,2 punti). Lo stesso vale per la regione del Lago di Ginevra (+13,3 punti; anno precedente +81,6 punti).

Aumenti di prezzo: solo nelle località centrali

Mentre l’anno scorso ci si attendeva un aumento dei prezzi per le sedi centrali, i centri secondari e le aree metropolitane, quest’anno gli operatori di mercato si aspettano solo un’evoluzione dei prezzi positiva per le sedi centrali, tale valutazione è molto più moderata rispetto all’anno precedente. L’indice dei prezzi per quella categoria era ancora di +109,8 punti nell’anno precedente rispetto ai soli +31,4 punti di quest’anno. A differenza dello scorso anno, investitori e periti si aspettano prezzi in calo per i centri secondari e le aree metropolitane (-26,2 punti). Per le località periferiche, gli operatori di mercato continuano ad anticipare un’evoluzione dei prezzi negativa, anche se notevolmente più negativa rispetto all’anno precedente (-86,9 contro 32,4 punti).

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