ITALIA Campagna Credo, la Lega ne è l’artefice. Salvini risponde ad Avvenire: il motto è "laico"

Chiara De Carli

17/08/2022

17/08/2022 - 16:35

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Venerdì la Lega aveva rivelato di essere la committente delle affissioni comparse per le strade di città e paesi italiani. Nei giorni scorsi Avvenire aveva criticato il nuovo motto di Salvini, oggi è arrivata la replica.

ITALIA Campagna Credo, la Lega ne è l'artefice. Salvini risponde ad Avvenire: il motto è "laico"

Alla fine, dietro la misteriosa campagna “Credo”, spopolata tra le strade delle città italiane nelle scorse settimane, si nascondeva la Lega di Matteo Salvini.
Alle 22 in punto di venerdì 12 agosto, il leader del partito spiegava in una live streaming in cosa “crede”, riassunto nel post pubblicato su Facebook:

"Non c’è futuro senza #credo. Credere è il motore di tutto. Della vita, del lavoro, dello sport, dello studio, perfino dell’amore.
Da oggi parte la corsa verso il 25 settembre.

  • Luce sull’Agenzia delle Entrate, perché CREDO in un fisco più equo, nella pace fiscale, nella flat tax.
  • Luce sulla sede dell’Inps, perché CREDO in pensioni dignitose, nella cancellazione della legge Fornero, in Quota 41, nel ricambio generazionale per offrire ai giovani un primo impiego decoroso.
  • Luce su Lampedusa, porta d’accesso all’Europa, perché CREDO nel controllo dei confini, nella bellezza dell’Italia, nella necessità che nessun cittadino vada dimenticato o lasciato indietro.
  • Luce sulla Stazione Centrale di Milano, perché CREDO debba essere simbolo di sicurezza, modernità, velocità anziché ritrovo di troppi sbandati.
    Credo nell’Italia, credo negli Italiani 🇮🇹"

La presa di posizione del fronte cattolico

Nelle ore a venire gli animi appartenenti al lato cattolico si sono accesi. In modo particolare, il quotidiano Avvenire, tramite il commento del direttore Giuseppe Lorizio pubblicato il 14 agosto scorso, evidenziava due diverse forme del credere, scindendo quello “forte e cristiano” da ricondurre alla persona di Gesù da quello “debole e laico per cui un soggetto gioca la propria esistenza nell’impegno intramondano e sociale”. Sottolineando che “confondere i due ambiti può risultare estremamente pericoloso e fuorviante”. Perché, come titolava il suo articolo, “Si fa presto a dire «credo» ma non senza conseguenze”.

La replica di Salvini

Nella giornata di oggi Salvini ha replicato con una lettera destinata al quotidiano di Lorizio: “Ecco cosa significa il mio #credo”. Il leader del partito leghista negli ultimi anni, nel corso delle sue apparizioni televisive, ha più volte messo in risalto la sua presunta devozione alla religione cristiana cattolica, in modo particolare alla Madonna, trasmettendo messaggi dal suo ufficio con icone bizantine sullo o prendendo in mano il rosario nel corso di qualche comizio. Mosse che hanno sempre destato qualche malumore tra i cattolici.
Nel lettera di oggi, Salvini esordisce sostenendo che “Credere, nella lingua italiana, significa ‘ritenere vera una cosa’, insomma essere persuasi dalla sua verità. Persuasione a cui si arriva per esperienza o per ragione non per rivelazione”. Per Salvini il manifesto “Credo” rappresenta “la voglia di fare, di costruire, di operare per ridare coesione alla nostra società, per rilanciare l’Italia, partendo da valori chiari, sentiti, vissuti concretamente”. E aggiunge “La sfida deve coinvolgere credenti e non credenti”, e significa abbandonare “la brutta politica fatta di odio, maldicenza, sospetti, insinuazioni, insulti”. Insomma, per Salvini il suo «credo» è laico e dirlo in Italia pesa.

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