ITALIA Catania, 36enne risulta positivo a Covid, vaiolo delle scimmie e Hiv

Chiara De Carli

25/08/2022

25/08/2022 - 09:02

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Ha manifestato i sintomi al rientro da una vacanza in Spagna.

ITALIA Catania, 36enne risulta positivo a Covid, vaiolo delle scimmie e Hiv

Un uomo italiano di 36 anni, al rientro da una vacanza a Madrird, è risultato positivo contemporaneamente a vaiolo delle scimmie, Covid e Hiv. A seguito delle diagnosi, il paziente è stato ricoverato, dal 5 luglio scorso, per poco più di 2 settimane, nell’ospedale San Marco del Policlinico universitario di Catania. Con il miglioramento dello stato di salute è stato poi dimesso.

Primo caso di co-infezione

La notizia, diffusa dal magazine medico Journal of Infection, è stata confermata dall’azienda ospedaliera del capoluogo etneo. Si tratterebbe del primo caso di co-infezione da vaiolo delle scimmie, Covid e Hiv, ora è al centro di studi di ricercatori britannici.

Sintomi al rientro dalla vacanza

Stando a quando ricostruito, l’uomo al rientro dalla vacanza in Spagna non si è sentito bene. Febbre, mal di gola, mal di testa e ingrossamento dei linfonodi inguinali sono stati i sintomi che hanno condotto il catanese in ospedale. Dapprima, sottoposto al Covid test è risultato positivo, solo successivamente sono comparse sulla pelle tipiche pustole da virus Monkeypox, il vaiolo delle scimmie, diagnosi confermata l’indomani. Lo scorso 5 luglio è stato quindi ricoverato nell’Unità operativa di Malattie infettive del San Marco.

Contatto stretto favorisce vaiolo delle scimmie

L’uomo ha riferito ai medici di aver avuto rapporti sessuali non protetti durante la sua vacanza in Spagna e grazie ai test sulle malattie sessualmente trasmissibili è stata conclamata la positività al virus Hiv. Le condizioni dell’uomo sono poi migliorate, è stato dimesso in terapia antiretrovirale per Hiv.

Mokeypox virus resiste nella saliva

Dopo 14 giorni dalla dimissione, nonostante l’assenza di sintomi, il 36enne è risultato ancora positivo al vaiolo delle scimmie. Secondo i ricercatori, questo dato porterebbe a supporre che il Monkeypox virus possa sopravvivere anche per giorni nella saliva dopo la guarigione clinica.

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