Costi più bassi e maggiore efficienza: così l’investimento è sempre più affare digitale

Sara Bracchetti

21 Giugno 2023 - 14:08

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A dirlo è uno studio dell’Università di Lucerna, secondo cui sulle scelte economiche degli svizzeri incide in maniera oggi preponderante il fattore spesa.

Costi più bassi e maggiore efficienza: così l'investimento è sempre più affare digitale

Addio ai consulenti finanziari, agli investimenti de visu, studiati ad hoc da una persona considerata di fiducia per un cliente che ha bisogno di confronto umano. Oggi, l’investimento è sempre più digitale e privo di intermediari. Ma la ragione non è, come si potrebbe magari ipotizzare, una tendenza alla disumanizzazione dell’economia e della finanza. Ben altro: sta nei costi che lievitano. E che, al contrario, si riducono, quando si opta per soluzioni più autonome.

Raddopiato il numero dei fornitori

A dirlo è uno studio della Scuola universitaria professionale di Lucerna, realizzato in collaborazione con Raiffeisen e Vontobel. Il quale registra anche come, rispetto a solo tre anni fa, il numero dei fornitori di servizi sia più che raddoppiato. Ampliata l’opportunità di scelta, ecco che l’offerta ha potuto ridurre i propri costi, ora considerati eccessivi quando superano una certa soglia.

Le ragioni del no: paura, sfiducia, ignoranza

Molto fortunato, in particolare, il mercato delle soluzioni previdenziali digitali, che si sarebbe sviluppato «in modo molto dinamico» e conta oggi oltre una cinquantina di soluzioni digitali. Sul migliaio di persone intervistate, ben il 41% ha dichiarato di essere intenzionato a utilizzare un investimento digitale o un prodotto pensionistico, anche se una quota altrettanto abbondante, il 40%, crede di non essere pronta. Secondo lo studio, fanno ancora paura la rinuncia alla consulenza personale (43%), la mancanza di fiducia (40%) e un conoscenza considerata inadeguata (28%).

L’ibrido uomo-macchina mette tutti d’accordo

Meglio, dunque, una sorta di collaborazione fra uomo e macchina: un modello ibrido auspicato dal 64% delle persone. A patto, però, che i costi restino chiari: la trasparenza si pone come un fattore decisivo per tre persone su quattro, che la considerano la «caratteristica più importante» nel momento di operare una scelta. Contano anche l’accesso e-banking (58%) e l’evidenza degli investimenti in portafoglio (57%).

Il nuovo must: la sostenibilità

Intanto, fa capolino un altro aspetto, che da emergente promette di diventare fondamentale in breve tempo: la sostenibilità. Nonostante le difficoltà attraversate di recente, la ripartenza è prossima. Una persona su due ha infatti dichiarato che gli investimenti sostenibili sono particolarmente importanti; a seguire, l’ampiezza dell’universo d’investimento (40%) e gli investimenti tematici (36%).

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