Intelligenza artificiale? Sì, ma che rischio: anche la Svizzera prova a correre ai ripari

Sara Bracchetti

22 Novembre 2023 - 15:03

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Nel corso del 2024, il Datec svolgerà un’analisi del diritto elvetico per individuare possibili approcci a una regolamentazione mirata a una maggiore sicurezza, che dovrà essere in linea con le direttive dell’Ue.

Intelligenza artificiale? Sì, ma che rischio: anche la Svizzera prova a correre ai ripari

Le potenzialità senza dubbio dell’intelligenza artificiale. Le incertezze che ancora permangono e i rischi che potrebbe comportare. Due verità che devono imparare a convivere, così da sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla tecnologia. A questo scopo, il Consiglio federale intende emanare un regolamento puntuale e ha incaricato il Datec di presentare una panoramica dei possibili approcci.

Nel 2025 l’affidamento del mandato

Entro il 2024, con la collaborazione di tutti i servizi federali dei settori giuridici interessati, dovrebbe essere dunque rilasciato un documento che stabilirà delle linee guida per la Confederazione. L’idea è poi di assegnare, entro il 2025, un mandato concreto per una proposta di regolamentazione dell’IA e determinare le relative competenze.

Punto di partenza: il Regolamento Ue

Al Datec, in questo momento, il compito di svolgere un’analisi approfondita del diritto svizzero esistente, individuando nel dettaglio le compatibilità con il Regolamento Ue sull’IA, il cosiddetto "AI Act" e con la Convenzione del Consiglio d’Europa, vincolanti per la Confederazione.

Una collaborazione interdipartimentale

La necessità di una regolamentazione verrà esaminata facendo particolare attenzione al rispetto dei diritti fondamentali. Verranno presi in considerazione anche gli standard tecnici e le conseguenze finanziarie e istituzionali dei diversi approcci normativi. L’analisi conterrà accurati chiarimenti giuridici, economici e di politica europea e richiederà una collaborazione interdisciplinare tra tutti i dipartimenti.

Dalla "politica digitale" all’IA

I lavori si svolgeranno nell’ambito del Gruppo di coordinamento interdipartimentale Politica digitale Ue. Respondabile del progetto, al via nelle prossime settimane, saranno l’Ufficio federale delle comunicazioni e della Divisione Europa del Dfae. Saranno però coinvolti anche altri comitati, come la Piattaforma tripartita e il suo comitato di gestione, la Rete di competenze IA della Confederazione e il suo centro per il diritto, nonché il Gruppo di lavoro IA dell’amministrazione federale.

Iscriviti alla newsletter