Infermieri in fuga: ecco il piano del Consiglio federale per convincerli a rimanere in corsia

Chiara De Carli

25 Gennaio 2023 - 16:29

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L’Esecutivo prevede di applicare le proposte contenute dell’iniziativa popolare in due tappe: nella prima saranno stanziati fino a 1 miliardo di franchi per incentivare la formazione, nella seconda saranno migliorate le condizioni di lavoro.

Infermieri in fuga: ecco il piano del Consiglio federale per convincerli a rimanere in corsia

La pandemia è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato a galla le numerose difficoltà che gli operatori sanitari sono costretti a fronteggiare ogni giorno. Turni massacranti e carichi di lavoro fin troppo elevati, stanno logorando un intero comparto, da cui dipende il futuro della nazione. Ecco allora che il Consiglio federale ha deciso di accelerare il rafforzamento del settore infermieristico che riconosce - nel comunicato diffuso - come «pilastro fondamentale dell’assistenza medica», attuando al più presto l’iniziativa sulle cure infermieristiche accettata alla fine del 2022.
Nella seduta odierna ha commissionato l’elaborazione di una nuova legge federale e di ulteriori misure per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre la quota di abbandono precoce della professione.
All’orizzonte, le sfide dell’aumento e dell’invecchiamento della popolazione: ecco perché è necessario agire ora, anche se i primi effetti saranno visibili solo tra qualche anno.

Più personale e migliori condizioni di lavoro

Più personale e condizioni di lavoro migliori, sono le richieste avanzate dall’iniziativa popolare.
Stando ai dati diffusi dall’Ufficio federale di sanità pubblica (Ufsp), negli ultimi anni il numero di diplomati è aumentato a tutti i livelli di formazione. Dal 2012 al 2019, la quota del personale infermieristico e di assistenza è cresciuta del 19% e ha interessato prevalentemente gli operatori sociosanitari OSS (+13 800) e, in misura leggermente minore, gli infermieri diplomati (+10 700).
Nel 2019, complessivamente, le persone impiegate in ospedale, case di cura e cure a domicilio (Spitex) erano 185’600. Di loro il 45% lavorava in ospedali e cliniche, il 39% in case di riposo e cura, il 17% nei servizi di assistenza domiciliare. Il personale infermieristico rappresentava: il 70% negli ospedali, il 42% per i servizi Spitex e il 28% nelle case di riposo e di cura. Le statistiche riferiscono che anche il rapporto infermieri-pazienti è migliorato. «Per ogni persona - scrive l’Ufsp - ci sono a disposizione più infermieri. Ma avverte «soprattutto nel settore di cura per anziani e di lunga durata, nei prossimi anni sarà necessario un numero significativamente maggiore di infermieri per poterne garantire la qualità e la sicurezza».

Non è abbastanza

Con le prospettive cupe e un tasso di abbandono della professione sempre più elevato, la questione è stata presa sul serio dal Consiglio federale che ha fatto sapere di voler attuare l’iniziativa in due tappe.
La prima, si svilupperà nell’ambito della legge federale sulla promozione della formazione in cure infermieristiche, decisa nel maggio del 2022 dall’Esecutivo e in seguito approvata dal Parlamento a dicembre dello scorso anno. Confederazione e Cantoni incentiveranno una campagna di formazione per la quale dovranno essere stanziati fino a un miliardo di franchi nell’arco di otto anni. Sarà inoltre dato il via libera alla fatturazione diretta alle assicurazioni sociali, da parte degli infermieri.
Il Consiglio federale intende formulare e porre in consultazione i criteri per la concessione dei contributi di formazione della Confederazione entro l’estate del 2023. L’entrata in vigore della legge è prevista per la metà del 2024. Dopodiché, e per una durata limitata di otto anni, i Cantoni potranno richiedere contributi alla Confederazione. A tale scopo dovranno istituire pertinenti basi legali.

Le criticità di un sistema trascurato da troppo tempo

Nella seconda tappa saranno saranno invece aggiornate le condizioni lavorative, in base alle criticità espresse dai lavoratori, e le possibilità di sviluppo professionale. L’elaborazione del progetto di una nuova legge federale spetterà al Dipartimento federale dell’interno (DFI), in collaborazione con l’Ufficio federale di giustizia (UFG) e la Segreteria di Stato dell’economia (SECO).
All’interno della nuova legge federale si prevede che saranno inserite delle regole più severe che includono la regolamentazione dei piani di servizio. Sarà obbligatorio stabilire i piani di lavoro con quattro settimane di anticipo, invece di due - o addirittura una. - come accade ora. In caso di urgenza e di mancanza di personale, i datori di lavori saranno tenuti a corrispondere supplementi salariali tanto più elevati quanto più breve è il preavviso del turno di servizio.
Le associazioni di ospedali, case di cura e Spitex saranno inoltre tenute a formulare raccomandazioni per i vari ambiti di assistenza (ospedali per cure acute, psichiatria, cure stazionarie e ambulatoriali di lunga durata) concernenti i cosiddetti skill-grade-mix. Dovranno dunque seguire le indicazioni della composizione ideale di team di infermieri come gruppi di persone in base a competenze, esperienza (skills) e titoli di studio (grade) differenti.

Misure: obbligo di negoziare contratti collettivi di lavoro

Le competenze per i singoli settori infermieristici e strutture saranno di pertinenza dei Cantoni, delle aziende e delle parti sociali, anche dopo l’accettazione dell’iniziativa sulle cure infermieristiche, in quanto questi attori conoscono al meglio i requisiti e la situazione sul posto.
Sarà aggiunta una misura supplementare per cui le parti sociali saranno tenute a discutere di come migliorare le condizioni di lavoro e a negoziare contratti collettivi di lavoro (CCL). In questi tavoli di discussione potranno essere trovati accordi sulla riduzione dell’orario settimanale di lavoro, soprattutto in relazione a situazioni importanti dal punto di vista psicosociale. Dovranno essere rafforzati i diritti di partecipazione nell’ambito dell’organizzazione dei piani di servizio e l’Esecutivo indirizza le parti a valutare la predisposizione di un’offerta di asili nido 24 ore su 24 (co)finanziata dai datori di lavoro. Il Consiglio federale farà esaminare la necessità di applicare l’obbligo di negoziare CCL anche ai fornitori di prestazioni di diritto pubblico (Cantoni, Comuni) oltre che a quelli di diritto privato. Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) esaminerà come ottimizzare l’esecuzione della legge sul lavoro.
Per gli enti di cure di cure e aiuto a domicilio, nonché per gli ospedali e le case di cura, l’Esecutivo sta valutando di costituire una riserva di personale o prevedere una soluzione esterna per la fornitura di personale a prestito.

Promozione dello sviluppo professionale

Per incentivare il lavoro è fondamentale promuovere lo sviluppo professionale. Sarà esaminata da parte di Berna la necessità di disciplinare un master universitario, nonché il ruolo dell’infermiere specializzato (Advanced Practice Nurse, APN) nel settore delle cure infermieristiche, in modo da aumentare la qualità dell’assistenza sanitaria. Il Parlamento si pronuncerà in merito entro la fine del 2025.

Monitoraggio nel settore delle cure infermieristiche
Dopo le modifiche, sarà necessario monitorare l’effetto positivo o negativo delle misure federali e cantonali. Il 1° giugno 2023, durante il Dialogo sulla politica nazionale della sanità di Confederazione e Cantoni sulla strategia da adottare.

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