L’uomo lavora e la donna sta a casa? In Svizzera un luogo comune sempre meno diffuso

Negli ultimi tempi si è sempre più parlato del divario che tuttora sussiste tra occupazione femminile e maschile, non soltanto in termini di disoccupazione, ma anche di sottoccupazione. Ne avevamo parlato con Rachele Santoro, Delegata per le pari opportunità del Cantone Ticino qualche settimana fa e proprio nella giornata di oggi, l’Ufficio federale di statistica diffonde i dati aggiornati. Gli indicatori dell’uguaglianza tra donna e uomo e della conciliabilità tra lavoro e famiglia mettono in risalto come negli ultimi 11 anni l’attività professionale delle donne tra i 25 e i 54 anni sia aumentata.

Tasso di attività professionale

Mentre il tasso di attività professionale degli uomini dai 25 ai 54 anni è rimasto invariato al 95% dal 2010 a oggi, per le donne appartenenti alla stessa fascia di età, si assiste a un aumento di 5 punti percentuali, passando dall’82 all’87%. Questa progressione è dovuta soprattutto all’aumento del tasso di attività professionale delle donne che vivono in un’economia domestica costituita da una coppia con figli sotto i 25 anni, che è cresciuto dal 76 all’82%.

Persone occupate a tempo parziale

La quota di persone dai 25 ai 54 anni occupate a tempo parziale è notoriamente più alta tra le donne che tra gli uomini. Anche per il 2021, è stato riscontrato questo andamento: il 58% per le donne contro il 14% per gli uomini. Per quanto riguarda le donne, negli ultimi 11 anni la quota si è abbassata di quattro punti percentuali, mentre per gli uomini è aumentata degli stessi punti, passando dal 9 al 13%.

Modelli di attività professionale

Dal 2010 i modelli di attività professionale nelle coppie che vivono con almeno un/a figlio/a sotto i 25 anni sono andati incontro a grandi cambiamenti. In particolare, la quota di genitori che vivono secondo il modello "uomo a tempo pieno e donna senza attività professionale" è sceso di 10 punti percentuali, dal 24 al 14%. Al contempo, è aumentata sia la quota di economie domestiche nelle quali entrambi i genitori lavorano a tempo pieno (dal 10% nel 2010 al 15% nel 2021) sia quella delle coppie nelle quali entrambi lavorano a tempo parziale (dal 4 all’8%). La proporzione di coppie che vivono secondo il modello "uomo a tempo pieno e donna a tempo parziale" è invece rimasta praticamente invariata, con rispettivamente il 51% nel 2010 e il 50% nel 2021.