Imposizione minima OCSE/G20: il Consiglio federale inizia la valutazione

Matteo Casari

17/08/2022

17/08/2022 - 12:51

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Il Consiglio federale ha aperto la procedura di consultazione riguardo l’ordinanza sull’imposizione minima dei grandi gruppi di imprese.

Imposizione minima OCSE/G20: il Consiglio federale inizia la valutazione

Per rispettare l’impegno preso nei confronti dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) del Gruppo dei venti principali Paesi industrializzati ed emergenti (G20) il Consiglio federale prevede l’introduzione di un’imposta integrativa per i grandi gruppi di aziende. La procedura di consultazione dovrebbe durare fino al prossimo 17 novembre, mentre la votazione popolare è prevista per l’estate del 2023.

In cosa consiste l’imposta

Al fine di attuare il progetto congiunto dell’OCSE e del G20 sulla tassazione dell’economia digitale, il Consiglio federale ha deciso di procedere per piccoli passi. L’ordinanza regola temporaneamente la tassazione minima in Svizzera attraverso un’imposta integrativa. Lo scopo di questa imposta è quello di garantire una tassazione minima ai grandi gruppi societari, che hanno un fatturato mondiale annuo superiore a 750 milioni di euro. In base a questa discriminante, Berna stima che saranno circa 200 le società che saranno coinvolte in questa tassazione.

La procedura prima di entrare in vigore

Sulla base di una modifica costituzionale, attualmente in discussione in Parlamento, la tassazione minima viene attuata tramite un’ordinanza fino alla stesura della legge vera e propria. Al fine di garantire la compatibilità delle norme svizzere con quelle internazionali, la proposta riprende le norme dell’OCSE e del G20 come modello.
Inoltre, l’ordinanza specifica anche la distribuzione della quota cantonale dell’imposta integrativa che spetta ad ogni cantone. Le norme sulla procedura sono ancora in fase di elaborazione e saranno sottoposte a un’altra consultazione in un secondo momento.
Il Consiglio federale esaminerà lo stato della procedura anche in altri paesi prima di prendere una decisione sull’entrata in vigore del regolamento. Ad oggi, il Consiglio federale prevede che il regolamento entrerà in vigore il 1° gennaio 2024.

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