22 settembre festa di San Maurizio. Come e dove si celebra questa ricorrenza

Matteo Casari

19 Settembre 2022 - 10:52

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Il giorno di San Maurizio è una delle tante festività svizzere celebrate dai cittadini. Cade nel mese di settembre ed è sentita in maniera diversa in varie zone della Confederazione. Quand’è e perché si festeggia questa giornata? Scoprilo leggendo l’articolo in basso.

22 settembre festa di San Maurizio. Come e dove si celebra questa ricorrenza

La Svizzera è un paese caratterizzato da varie festività, molte delle quali sono tipiche dello stato, volte a celebrare tradizioni e eventi importanti che hanno caratterizzato la storia del Paese. Essendo la Confederazione elvetica uno stato federale, suddiviso in cantoni, che hanno forte indipendenza a livello politico, economico e identitario l’uno dall’altro, molti di questi giorni festivi sono spesso relativi a determinati regioni della Svizzera. È questo il caso del giorno di San Maurizio, una celebrazione dedicata all’affascinante personalità cristiana del passato, a cui è stata dedicata una giornata di festa oltre a essere patrono di alcuni comuni svizzeri.

La festa di San Maurizio in Svizzera

Il giorno di San Maurizio cade il 22 settembre di ogni anno e non è una festa riconosciuta a livello nazionale. Viene infatti osservata soltanto nei cantoni dell’Appenzello Interno (nella maggior parte dei distretti), Lucerna e Soletta (solo in certi comuni). Nelle località che osservano la festività in onore del santo, il 22 settembre è considerato un giorno festivo legalmente riconosciuto, equivalente quindi alle festività maggiori quali Ognissanti, Natale, Capodanno o Pasqua. In questa giornata quindi, viene predisposta la chiusura delle attività pubbliche, in quanto considerato giorno di riposo.

Il culto del santo

La figura di San Maurizio, tra le figure della religione cristiana, è una tra quelle che gode di un culto molto vario, affascinante e globalmente diffuso. È stato innanzitutto il patrono del Sacro Romano Impero, il millenario regno fondato da Carlo Magno che dominò l’Europa per secoli, ed è attualmente patrono degli Alpini, truppe di montagna specializzate dell’Esercito Italiano, e delle Guardie Svizzere.

San Maurizo nello stemam di Saknt Moritz.

San Maurizio dà il nome alla famosa località sciistica di St. Moritz, nel Canton Grigioni, dove appare raffigurato sullo stemma della città, e anche al comune di Saint-Maurice, nel Canton Vallese. Ci sono oltre 650 istituti religiosi dedicati al santo in Europa, la maggior parte dei quali in Francia. Sul territorio svizzero invece esistono sette chiese o altari dedicati a San Maurizio nel Canton Argovia, sei nel Cantone di Lucerna, quattro nel Canton Soletta e una nel Cantone Appenzello Interno, mentre si contano innumerevoli patronati a lui dedicati in giro per il mondo.

Chi era San Maurizio

Secondo le agiografie a noi note, San Maurizio sarebbe stato un generale dell’Impero Romano, capo della leggendaria Legione tebana egizio-romana che operò in Mesopotamia e Europa centrale nel III secolo d.C.. Maurizio nacque a Tebe, in Egitto, ma la sua etnia è ancora tutt’oggi argomento di controversie, dato che nel corso della storia è stato rappresentato sia come caucasico sia come africano, anche se la versione più plausibile è quella che fosse di origine egiziana. Il generale servì negli anni per la sua famosa legione, interamente composta da cristiani, sotto l’Imperatore Diocleziano. Quando la legione fu schierata in Gallia, per stroncare l’attacco delle popolazioni locali che abitavano il territorio del Reno, la missione fu portata a compimento, ma i soldati si rifiutarono di eseguire gli ordini dell’Imperatore di perseguitare e uccidere la popolazione sottomessa, dopo aver scoperto che si trattava di credenti cristiani come loro. Diocleziano ordinò quindi di giustiziare i membri della legione, che cappeggiati dal loro comandante Maurizio andarono incontro al celebre martirio nella località attuale di Saint-Maurice nel Vallese, che da allora li ha introdotti nel culto dei santi secondo la chiesa cristiana.
La leggenda narra che San Maurizio brandiva come arma la mitica lancia del destino, la misteriosa reliquia considerata l’arma che trafisse Gesù durante la Passione.

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