Gas, buone notizie per il Ticino: l’Italia si assicura il 90% delle riserve per l’inverno

Chiara De Carli

29 Settembre 2022 - 12:45

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L’obiettivo è stato raggiunto in anticipo, grazie agli accordi stipulati dal governo Draghi con i Paesi del Nord Africa.

Gas, buone notizie per il Ticino: l'Italia si assicura il 90% delle riserve per l'inverno

L’italia ha raggiunto l’obiettivo del 90% degli stoccaggi gas. Una buona notizia anche per la Svizzera e in modo particolare per il Ticino, poiché qui l’approvvigionamento di metano avviene unicamente attingendo alle risorse provenienti da oltre confine, non essendoci gasdotti che attraversano il San Gottardo.
Lo ha reso noto mercoledì il ministero della Transizione ecologica, spiegando di aver raggiunto il traguardo designando in anticipo rispetto alla scadenza di fine autunno. «Un traguardo reso possibile dall’intenso lavoro portato avanti dal governo in questi mesi, grazie anche a Snam e al supporto di Gse e Arera – ha sottolineato il ministro Roberto Cingolani -. Risultato che consente di puntare verso un obiettivo ancora più ambizioso, al quale lavoreremo nelle prossime settimane, volto a raggiungere il 92-93% di riempimento degli stoccaggi, così da garantire maggior flessibilità in caso di picchi sui consumi invernali».

Accordi con i Paesi del Nord Africa

L’Italia si sarebbe garantita le consegne di metano provenienti da Algeria e Egitto di quest’inverno, potendo così affrontare alle strozzature di gas imposte dalla Russia. La notizia è stata ripresa dall’agenzia di stampa Bloomberg che ha spiegato come il piano originale dell’Italia consisteva nel rendersi indipendente dal gas russo entro il 2025. Attualmente, secondo le fonti dell’agenzia, il gas russo rappresenta oggi solo il 10% delle importazioni italiane, a fronte del 40% importato prima dell’inizio della guerra in Ucraina. I nuovi accordi, stipulati in questi mesi dal governo di Mario Draghi con i Paesi del Nord Africa, entreranno in vigore in primavera; solo allora l’Italia potrà considerarsi indipendente dal gas russo.

Rigassificatore a Piombino, le autorità non sono d’accordo

I Paesi da cui l’Italia attingerà il metano sono Algeria, Turchia e Azerbaijan. Da qui, buona parte del gas arriverà liquefatto e per riportarlo a uno stato gassoso, e quindi poterlo utilizzare come fonte di energia, è necessario incrementare la capacità di rigassificazione italiana. Allo studio, il rigassificatore di Piombino, in Toscana; avrebbe la capacità di processare 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno, ma il governo sta riscontrando delle difficoltà a causa delle opposizioni delle autorità locali.

I rischi di razionamento permangono fino a primavera

Ad ogni modo, il rischio di razionamento, non è sventato. In inverno i consumi di gas nella penisola esplodono. Infatti, secondo l’amministratore delegato della compagnia energetica Eni, Claudio Descalzi, il gas russo è stato fondamentale per riempire le riserve prima dell’inizio dell’inverno, ma se non si aggiunge capacità di rigassificazione la primavera “potrebbe essere peggiore”.

Bacini idrici svizzeri pieni, ma non abbastanza

In Svizzera, intanto, l’Ufficio federale dell’energia fa i conti e oggi ha reso noto che i bacini svizzeri sono attualmente pieni per l’82,2%. Quantitativo inferiore di 3,5% rispetto alla media degli ultimi 20 anni.

Germania, riserve sopra il 90%

Anche in Germania, un’altra nazione importante per l’approvvigionamento del gas svizzero, gli stoccaggi hanno superato la soglia del 90% (91,5%). Il dato è stato diffuso dall’associazione del settore Gas Infrastructure Europe, attestando un livello di riempimento al di sopra della media a lungo termine. Negli ultimi dieci anni, nello stesso periodo dell’anno, si attestava all’86,3%.

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