Neanche la Germania ora si salva più: tra la gente è crollata ogni fiducia nel futuro

Sara Bracchetti

26 Agosto 2022 - 11:38

condividi
Facebook
twitter whatsapp

C’era una volta l’economia più robusta d’Europa. L’inflazione al 7,5%, il prezzo dell’energia e le prospettive al ribasso dell’autunno hanno portato i consumatori ai livelli di pessimismo del 2008.

Neanche la Germania ora si salva più: tra la gente è crollata ogni fiducia nel futuro

Chiedetelo ai tedeschi, da sempre così fiduciosi nella loro robusta economia. I tempi sono diventati grami per tutti, anche per loro: le prospettive di inarrestabile rialzo del prezzo del gas hanno minato tutte le certezze che avevano, facendo precipitare ogni loro residuo ottimismo. Non solo la Svizzera, dunque. Anzi, la forte Germania è il Paese in Europa dove in qualche settimana la fiducia dei consumatori è crollata a ritmo indicibile, più che altrove; e a settembre dovrebbe scendere ancora di più, trascinata al ribasso dalla prospettiva di un ulteriore aumento delle bollette energetiche.

Le preoccupazioni di 2mila cittadini

L’istituto GfK prevede per settembre un indice globale di -36,5 punti (dopo i -30,9 punti di agosto), nuovo record negativo consecutivo dall’inizio della serie nel 1991, secondo l’indagine mensile pubblicata oggi sulla base di duemila interviste a un campione selezionato di cittadini. "Il forte aumento della propensione al risparmio sta portando il clima dei consumatori a continuare la sua vertiginosa caduta - spiega Rolf, analista Gfk - Il timore di un forte aumento dei costi energetici nei prossimi mesi sta costringendo molte famiglie a prendere precauzioni e mettere da parte i soldi per le bollette energetiche future".

La gente non spende: meglio risparmiare

Undici anni che non si stava così male. La propensione al risparmio dei cittadini tedeschi ha infatti raggiunto il suo valore più alto dal 2011. Anche le altre componenti dell’indicatore, del resto, si stanno stabilizzando su livelli particolarmente bassi. Per quanto riguarda la situazione economica, "i consumatori sentono alto il rischio di recessione". A preoccupare gente e aziende sono l’impennata dei prezzi, anzitutto, ma - non meno significativo - il rischio di penuria di energia il prossimo inverno, i possibili razionamenti e le interruzioni della produzione.

Si scommette sul reddito, ma poco

In apparente controtendenza, però, le aspettative sul reddito. Dopo aver raggiunto a luglio il minimo storico, ad agosto si è registrato un sia pur marginale incremento: +0,4 punti. Rispetto ad agosto 2021, però, il calo è di quasi 76 punti, a dimostrazione dell’impatto dell’inflazione che ha preso piede in Germania, dove ha raggiunto il 7,5%.

In arrivo anche la tassa sul gas

L’autunno sarà foriero di ulteriori, cattive notizie. Se non saranno prorogati gli sconti su carburante e trasporti pubblici, le famiglie si troveranno alle prese con voci di spesa notevolmente incrementati; ad aggravare la situazione, poi, una tassa aggiuntiva sul gas, decisa per aiutare i distributori di energia. La propensione al consumo ha così perso 1,2 punti, scendendo a -15,7 punti: il settimo calo consecutivo e il valore più basso dai giorni della crisi economica e finanziaria dell’ottobre 2008.

Iscriviti alla newsletter