Le stime dell’FMI: Italia e Germania in recessione, PIL rallentato in tutto il globo

Matteo Casari

11/10/2022

12/10/2022 - 08:58

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il Fondo Monetario Internazionale ha svelato le previsioni sui dati relativi ai Pil mondiali per il 2022 e il 2023. Italia e Germania vanno verso la recessione, ma lo scenario di crisi economica provoca cali per tutte le maggiori economie mondiali.

Le stime dell'FMI: Italia e Germania in recessione, PIL rallentato in tutto il globo

Per il Fondo Monetario Internazionale (FMI) l’anno prossimo il Prodotto interno lordo (Pil) italiano sarà a -0,2%. L’Istituto economico ha previsto vari ribassi a livello globale, principalmente a causa dello scenario geopolitico teso, dell’incessante inflazione e della crisi economica della Cina.

L’Italia va in recessione

La minaccia della recessione ha bussato alle porte di vari Paesi. Tra questi c’è l’Italia, che secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l’anno prossimo registrerà una caduta in negativo del Pil, pari a -0,2%. Il bel Paese figura tra le economie mondiali più colpite dalle tre principali cause di questo rallentamento globale, ovvero il conflitto Russia-Ucraina, il continuo aumento dei prezzi e la frenata della Cina.

Rallentamento del Pil n tutto l’occidente

Dopo l’accenno di ripresa, in seguito ai picchi negativi causati dalla lunga pandemia, l’Istituto monetario con sede a Washington prospetta uno scenario buio, ridimensionando nettamente le stime della crescita globale (al 2,7% nel 2023, inizialmente al 3,2%). Stati Uniti ed Eurozona riusciranno a registrare comunque un prodotto interno lordo positivo (+1% e +0,5%). Tuttavia, tra le maggiori economie dell’UE, Germania (-0,3%) e Italia vanno in direzione negativa.
Per quanto riguarda lo stivale, viene prevista per il 2023 una caduta del Pil che appare ancora più decisa se confrontata con le precedenti stime di luglio (+0,7%) e con la crescita attesa per il 2022 (+3,2%). Quanto previsto dall’FMI, per l’Italia risulterebbe più pessimista di quanto aveva prospettato l’attuale governo (PIL 2023 +0,6%), il quale comunque si aspettava una leggera contrazione che sarebbe durata dall’estate 2022 e fino ai primi mesi del 2023.
I dati provenienti dalla Germania sono anche peggiori. La decrescita del Pil sarà dello 0,3% nel 2023, rispetto alla crescita dello 0,8% stimata a luglio. Anche il Regno Unito sta andando incontro a un visibile rallentamento: si prevedeva una crescita del 3,6% nel 2022, pronta invece a calare vicino a una quota nulla per il 2023 (+0,3%).

Stime in calo anche in oriente

Anche la Cina non sta vivendo il migliore dei momenti: nel 2022, si prevede uno stop della crescita al 3,2%, per quella che sarebbe la più contenuta degli ultimi quarant’anni, ad esclusione del 2020 pandemico, principalmente a causa degli strascichi dei contagi da Covid-19 e dalla dura crisi del mercato immobiliare. Tuttavia, ci si aspetta una crescita nel 2023 del 4,4% (-0,2% rispetto alle prime previsioni). L’India, al contrario, si conferma la grande economia a più rapida crescita, nonostante un netto ridimensionamento rispetto alle prime stime di luglio: nell’annata in corso, il Pil crescerà del 6,8% (-0,6%), con un conseguente 6,1% atteso per il 2023.

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.