L’instabilità geopolitica minaccia le aziende. Nel giro di un anno, fallite oltre 4000 attività

Chiara De Carli

12/09/2022

12/09/2022 - 11:00

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Sul futuro delle aziende gettano ombre i problemi sulla catena di approvvigionamento, l’aumento dell’inflazione e la penuria di energia.

L'instabilità geopolitica minaccia le aziende. Nel giro di un anno, fallite oltre 4000 attività

Cresce il numero dei fallimenti aziendali alla fine di agosto di quest’anno. Secondo un’indagine svolta da Creditreform, erano in crescita del 37% rispetto a un anno fa. Insomma, nel giro di un anno 4’341 attività hanno chiuso i battenti. Confrontando poi il dato con la media dei due anni 2018 e 2019, risulta un aumento dell’8%. L’unione svizzera dei creditori prevede che per quest’anno si arriverà a una somma di 6’700 fallimenti totali. Rappresenterebbe un nuovo massimo, a fronte dei 6’340 segnati nel 2017.

Ombre sul futuro delle aziende

Dal fronte economico non arrivano segnali di miglioramento. Piuttosto, l’andamento degli ultimi mesi, con i problemi della catena di approvvigionamento, l’aumento dell’inflazione e la penuria di energia, sta mettendo a rischio l’esistenza di molte aziende. Prospettive che non migliorano nemmeno portando lo sguardo un po’ più in là, nel 2023.

Crescita netta

Da gennaio ad agosto sono state registrate nel registro delle imprese 33’091 nuove imprese, il 3% in meno rispetto all’anno precedente. Nonostante il leggero calo, Creditreform prevede oltre 50’000 nuove imprese entro la fine dell’anno. Le cancellazioni rimangono allo stesso livello del 2021, dunque la crescita netta è inferiore di circa 1’000 aziende, con un calo del 6,9%. Non sono previsti ulteriori cambiamenti significativi entro la fine dell’anno.

Metodologia dell’indagine

Nel caso delle ditte individuali, la pubblicazione del fallimento viene fatta a nome del titolare e viene quindi considerata come un fallimento privato. Creditreform controlla tutti i fallimenti privati per verificare l’esistenza di una ditta individuale e la considera come un fallimento aziendale.
La procedura fallimentare può protrarsi per un lungo periodo di tempo, a volte anche per diversi anni. Durante questo periodo, lo stato del procedimento può cambiare. In alcuni casi, la procedura fallimentare si chiude con una revoca; in questo caso il debitore è in grado di estinguere i propri crediti. Gli avvisi di chiusura con revoca non sono presi in considerazione nelle nostre statistiche sui fallimenti.
Nel caso di valutazioni industriali, si applica il momento dell’apertura della procedura fallimentare. Se un’azienda all’epoca era registrata come "costruttore di costruzioni metalliche", ma ora si occupa di gestione immobiliare, viene presa in considerazione l’ultima assegnazione.

Iscriviti alla newsletter