Inflazione e aumento stipendi, si adegua anche EasyJet

Matteo Casari

28 Luglio 2022 - 09:47

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Prosegue la marcia all’aumento degli stipendi per combattere l’inflazione. EasyJet Svizzera si adegua dopo le controversie del passato.

Inflazione e aumento stipendi, si adegua anche EasyJet

L’inflazione continua a colpire duro. Moltissimi lavoratori hanno chiesto aiuto alle proprie aziende e alla Confederazione per poter combattere l’aumento del costo della vita. Sono sempre di più le compagnie che stanno adeguando i salari per i propri dipendenti, e tra le più recenti c’è la sezione svizzera di EasyJet.

Lunghe trattative per l’adeguamento

Era dicembre del 2019 quando, in corrispondenza della scadenza dell’accordo sui salari del personale di cabina, erano cadute la trattative tra la compagnia e il personale a causa dei mancati adeguamenti agli stipendi nonostante le richieste dei dipendenti. Oggi, quasi tre anni dopo, EasyJet Svizzera è la più recente società che verrà incontro all’esigenza del personale di combattere il crescente costo della vita.

Ritocchi ai salari e bonus in arrivo

Dopo svariati mesi di proteste e trattative «entro il 1° gennaio 2024 il personale di cabina otterrà un ritocco del 7% della retribuzione fissa e del 4,5% su quella variabile, con l’aggiunta di un bonus immediato di 4.000 franchi per il personale di cabina e di 4.500 franchi per i capi-cabina» recita il comunicato del Sindacato dei servizi pubblici (SSP).
I negoziati sono durati mesi e sono sfociati nella firma di un "accordo salariale eccezionale" senza precedenti nel settore. Gli adeguamenti scatteranno automaticamente se nei prossimi due anni l’inflazione supererà le previsioni della Banca nazionale svizzera (BNS). Potrebbe non essere un caso che EasyJet abbia trovato l’accordo per l’adeguamento proprio nel periodo di massimo tilt delle compagnie aeree, sempre più alle prese con disagi, ritardi e cancellazioni a causa dei numerosi scioperi del personale.

L’importanza del potere d’acquisto

EasyJet Svizzera entra quindi a far parte delle aziende che vanno incontro ai dipendenti per la lotta alla crescente inflazione. A inizio mese già Swisscom e Zurich si erano mobilitate, con Migros e Coop che dovrebbero agire entro fine estate. La necessità di tutelare il potere d’acquisto dei propri subordinati è diventata sempre più un’esigenza di tutte le parti in causa, Confederazione compresa, dato che lo scorso mese l’inflazione dei beni di consumo era cresciuta di mezzo punto sul mese precedente (+3,4% su base annua).

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