Niente rischi per i nostri ragazzi: la Svizzera vieta la pubblicità delle sigarette

Sara Bracchetti

25 Maggio 2023 - 09:31

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Il Consiglio ha deciso di proteggere i più giovani impedendo la sponsorizzazione del fumo, anche elettronico, su giornali, siti internet, negozi e festival di piazza. E il 1 giugno entra in vigore il divieto di vendita di sigarette elettroniche ai minori.

Niente rischi per i nostri ragazzi: la Svizzera vieta la pubblicità delle sigarette

Ci perdoni il Consiglio federale per l’immagine che qui si pubblica, più che probabile per l’ultima volta. Lungi dall’essere incentivo al fumo: da oggi non si può, per volere proprio delle istituzioni. Lo ha deciso poche ore fa l’esecutivo, intenzionato a proteggere in particolare i giovani dal tabagismo e i suoi pericoli. Dopo aver accolto l’iniziativa popolare «Fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco», nel febbraio dello scorso anno, qualche ora fa ha definito il veto sulla pubblicità del fumo «nei luoghi e sui supporti accessibili ai giovani»: giornali in particolare, siti web, punti vendita e festival di piazza.

Minorenni tutelati dai pericoli del web

Niente sigarette, neppure elettroniche, sulla base del messaggio trasmesso oggi al Parlamento. Proibita anche la sponsorizzazione all’interno di manifestazioni alle quali i minorenni abbiano accesso. Le sole deroghe riguarderanno Internet, a condizione però ferrea che venga impedita agli under 18 la consultazione delle pagine relative. Allo stesso modo, un controllo senza eccezioni sarà imposto alla vendita di prodotti online o tramite distributori automatici.

Diecimila morti l’anno, 3 miliardi di spese

Ogni spesa finalizzata alla promozione del tabacco dovrà inoltre essere notificata, così da avere un quadro complessivo della quantità, dei luoghi e dei rischi possibili, contro cui la Svizzera ha deciso di combatterere. Motivo? Le statistiche parlano di circa 9.500 morti premature in patria che avrebbero come causa il tabacco: una piaga sociale ma anche per le spese di salute pubblica. I costi per le cure mediche delle malattie generate dal tabacco ammontano, secondo le stime, a 3 miliardi di franchi all’anno.

Dai 15 anni preferite le sigarette elettroniche

I sondaggi parlano chiaro: il problema c’è e non va trascurato. Nel 2022, il 6,9% degli adolescenti intervistati, età compresa tra gli 11 e i 15 anni, aveva dichiarato di aver fumato almeno una sigaretta nei precedenti trenta giorni. Ma a salire è anche la percentuale di coloro che ricorrono alle sigarette elettroniche, come alternativa la cui sicurezza non è assolutamente garantita: 5,7% dei giovani tra i 15 e i 24 anni le utilizza almeno una volta al mese. Per prevenire ogni conseguenza possibile almeno ai minori, da giovedì 1 giugno l’acquisto e il consumo sarà loro vietato.

Legge federale in vigore nel 2024

Complice non irrilevante di una situazione che desta allarma pare sia proprio la pubblicità, che, secondo le dichiarazioni dei ragazzi, agisce da sprone. Ecco dunque perché vietarla. Già nel 2021, il Parlamento aveva adottato la legge federale sui prodotti del tabacco, che prevede avvertenze combinate, test di acquisto e notifica dei prodotti all’Ufficio federale della sanità pubblica. L’ordinanza è attualmente in corso di redazione e sarà posta in consultazione quest’estate; entro la metà del 2024 la norma dovrebbe entrare in vigore, mentre, per quanto riguarda l’iniziativa, dorebbe realizzarsi nel 2026.

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