Dichiarazione d’imposta individuale: sarà estesa anche a chi è sposato?

Redazione

2 Dicembre 2022 - 16:04

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Il Consiglio federale ha avviato oggi la consultazione che durerà fino al 16 marzo del 2023.

Dichiarazione d'imposta individuale: sarà estesa anche a chi è sposato?

Sposati o meno, in futuro, molto probabilmente, ogni contribuente dovrà compilare la propria dichiarazione fiscale. Lo ha annunciato l’Esecutivo nella sua seduta odierna, con l’avamprogetto che funge da controprogetto indiretto all’Iniziativa per imposte eque, che il Consiglio federale respinge.

In cosa consiste

L’imposizione individuale si prefigge di creare incentivi al lavoro possibilmente elevati e promuovere le pari opportunità di genere. Inoltre, elimina i maggiori oneri a carico di determinate coppie di coniugi rispetto alle coppie non sposate («penalizzazione del matrimonio») assoggettando i coniugi separatamente, al pari delle persone non sposate. A tutti i contribuenti è applicata la stessa tariffa. Nell’interesse di un sistema impositivo equilibrato il Consiglio federale propone diverse misure di accompagnamento nell’ambito dell’imposta federale diretta:

  • per i genitori: la deduzione per i figli passa da 6500 a 9000 franchi a figlio, poiché il passaggio all’imposizione individuale riduce l’effetto di sgravio della deduzione per le coppie di coniugi;

  • per le famiglie unipersonali e monogenitoriali: è prevista una deduzione di 6000 franchi per controbilanciare il risparmio sui costi dell’economia domestica (ad es. i costi d’abitazione) di cui beneficiano i nuclei composti di almeno due persone adulte:

  • per i coniugi con reddito unico o secondo reddito basso: il Consiglio federale propone una variante con un correttivo e una senza. La variante senza correttivo costituisce un forte incentivo al lavoro per i percettori di un reddito secondario. La variante con correttivo è volta a compensare i maggiori oneri sostenuti dai coniugi con un reddito unico rispetto ai coniugi con doppio reddito, consentendo una deduzione ai coniugi con reddito unico. La deduzione può ammontare fino a 14 500 franchi e decresce all’aumentare del reddito secondario.

Attesi effetti positivi sull’occupazione

Il Consiglio federale prevede minori entrate dall’imposta federale diretta pari a 1 miliardo di franchi, di cui il 78,8 per cento (ca. 800 mio. fr.) a carico della Confederazione e il 21,2 per cento (ca. 200 mio. fr.) a carico dei Cantoni. Sono invece incerte le ripercussioni sulle imposte cantonali. Sono previsti effetti positivi sull’occupazione, in quanto soprattutto i percettori di un reddito secondario coniugati avranno maggiori incentivi a lavorare di più. L’attuazione dell’imposizione individuale a tutti i livelli dello Stato potrebbe produrre un effetto occupazionale fino a 47 000 posti a tempo pieno.

Ripercussioni sull’onere fiscale

La riforma comporterà uno sgravio sull’imposta federale diretta per la maggior parte dei contribuenti, in particolare per le coppie di coniugi con una ripartizione del reddito tendenzialmente uniforme, tra cui anche molte coppie di coniugi pensionati. Potrà per contro produrre maggiori oneri per le famiglie monogenitoriali e per le coppie coniugate con reddito unico o un secondo reddito basso.

Controprogetto indiretto all’Iniziativa per imposte eque

Dal momento che il progetto di legge per l’introduzione dell’imposizione individuale è in fase avanzata, mentre l’iniziativa popolare «Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)» si trova solo all’inizio, il Consiglio federale raccomanda di respingere l’iniziativa, proponendo il presente progetto di legge quale controprogetto indiretto.
La consultazione terminerà il 16 marzo 2023.

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