Covid: 36’658 casi. Picco non ancora raggiunto, prematuro revocare le misure

Laura Bordoli

25 Gennaio 2022 - 17:09

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È ancora troppo presto per allentare le misure restrittive, alla luce della forte diffusione del Coronavirus e della variante Omicron fra la popolazione.

Covid: 36'658 casi. Picco non ancora raggiunto, prematuro revocare le misure

In Svizzera sono 36’658 i nuovi contagi e il numero resta alto, seppur in linea con quelli della settimana precedente.
Dodici i decessi in ventiquattro ore e nelle strutture sanitarie elvetiche sono state ricoverate altre 121 persone.
Questi i dati diffusi oggi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
La variante Omicron rappresenta il 88,5% dei casi.
Negli ospedali, le unità di terapia intensiva sono attualmente piene al 73,8%. Il tasso di occupazione relativo ai pazienti Covid è del 25,3%.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 68,13% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,51%. Inoltre, il 73,07% delle persone oltre i 65 anni e il 37,73% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 106’803 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive. Sono invece 59’301 quelle in quarantena dopo essere state in contatto con un positivo.
In Ticino nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1’109 nuovi contagi e, nonostante i numeri siano alti su tutto il territorio della Confederazione, le autorità sanitarie comunicano che il picco non è stato raggiunto ed è ancora troppo presto per allentare le misure restrittive.

Picco non ancora raggiunto, prematuro revocare misure

È ancora troppo presto per allentare le misure restrittive, alla luce della forte diffusione del Coronavirus e della variante Omicron fra la popolazione. Infatti, anche se il virus si sta diffondendo velocemente, con centinaia di migliaia di persone infettate ogni settimana, il picco non è ancora stato raggiunto.
Lo ha dichiarato oggi Patrick Mathys dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), durante la consueta conferenza stampa settimanale.
Sul fronte degli ospedali, il numero di ricoveri rimane stabile, come anche dei decessi, quest’ultimi a un basso livello. Tuttavia, a causa del numero importante di casi, non si può nemmeno escludere un incremento delle persone che necessitano di cure ospedaliere.
Per questo motivo, la prudenza è d’obbligo e la revoca delle misure di protezione è prematura poiché potrebbe portare a un’ulteriore accelerazione delle infezioni.
Circa la riduzione della quarantena e dell’isolamento a cinque giorni, Karrer, vicepresidente della Task Force Covid-19 del Consiglio federale, ha detto che la decisione del Consiglio federale è giustificata, ma che c’è il rischio che la trasmissione del virus possa avvenire anche dopo i cinque giorni. "Questo rischio può essere ridotto se si seguono misure protettive per altri cinque giorni", ha spiegato. Rimanere in isolamento se si hanno i sintomi, avere meno contatti possibili e se ve ne sono, indossare una mascherina, ed evitare di frequentare luoghi come ospedali.
Per quanto riguarda invece la sfera economica "tra il 30 e il 45% delle aziende afferma che la carenza di personale rappresenta un problema per loro", spiega Jan-Egbert Sturm, Vicepresidente Task force scientifica Covid-19 e professore all’ETH di Zurigo. Le perdite in termini di vendite, per le aziende, sono invece stimate intorno all’1%: "L’economia sta reggendo abbastanza bene", afferma Sturm.

La situazione in Ticino

In Ticino nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1’109 nuovi contagi da Coronavirus, e la situazione è dunque stabile.
Dopo l’aumento di ieri, tornano a diminuire i pazienti Covid negli ospedali ticinesi, attualmente 173 (-4 rispetto a ieri), mentre sono 14, una in meno di ieri, le persone in cure intense.
Due i decessi nelle ultime 24 ore. In particolare, uno dei decessi è avvenuto in una delle 20 case anziane con presenza del virus nel Cantone, che registrano oggi 8 nuovi contagi fra i residenti e ben 33 guarigioni in 24 ore, dati che portano il totale degli ospiti attualmente positivi a 85.
Sul fronte scolastico sono 10 le sezioni di scuola dell’infanzia segnalate oggi in quarantena, quelle attualmente in atto salgono dunque a 26 in tutto.

Possibilità di vaccinazione nei Centri cantonali

Le autorità cantonali informano che questa settimana sono ancora disponibili appuntamenti nei Centri cantonali di vaccinazione di Giubiasco, Locarno, Lugano, Tesserete e Mendrisio.
Le cittadine e i cittadini interessati a vaccinarsi sono invitati a non attendere oltre e a iscriversi attraverso la piattaforma online.
Attualmente sono più di 7’700 le persone che hanno già prenotato un appuntamento per la propria dose di richiamo, ma il numero di nuove richieste, come nel resto della Svizzera, è in rallentamento.
Se questa tendenza dovesse confermarsi anche nel corso dei prossimi giorni, il dispositivo cantonale per i Centri cantonali di vaccinazione verrà progressivamente adattato. Il centro di Biasca è già stato chiuso, mentre questa settimana sarà chiuso quello di Tesserete. Nel mese di febbraio verranno poi chiusi gli altri Centri cantonali a eccezione di Giubiasco e Lugano. Oltre ai due Centri cantonali rimarranno a disposizione le possibilità di vaccinazione nelle farmacie e negli studi medici.
Infine, che la prossima giornata dedicata alla vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni è prevista il 6 febbraio 2022 al Centro cantonale di Giubiasco.

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