Covid: 22’438 casi, ma siamo di fronte a una nuova ondata

Laura Bordoli

24 Marzo 2022 - 15:56

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Il calo dei contagi rispetto alla scorsa settimana è di quasi 12mila unità. Ticino sotto i mille al giorno, ma secondo i medici serve prudenza: meglio rinunciare all’abrogazione della situazione particolare.

Covid: 22'438 casi, ma siamo di fronte a una nuova ondata

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 22’438 nuovi casi di Coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). La notizia positiva è che esattamente una settimana fa, l’Ufsp aveva annunciato 34’367 casi, ovvero 11’929 in più.
Nove i nuovi decessi e 128 le persone ricoverate in ospedale.
Attualmente 621 persone si trovano in cure intense. I pazienti Covid occupano il 18,70% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 74,50%.
Il tasso di positività è del 38,4%, contro il 42% della scorsa settimana.
La variante Omicron rappresenta il 99,9% dei casi.
Sul fronte della campagna vaccinale il 69,13% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 78,18%. Inoltre, il 76,45% delle persone oltre i 65 anni e il 42,07% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’Ufsp, 82’844 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive.

La situazione in Ticino

Per la prima volta dopo più di due settimane, le infezioni giornaliere scendono sotto i mille in Ticino: 859 i nuovi contagi registrati in 24 ore.
Due i nuovi decessi e 114 (-5 rispetto a ieri) i posti letto occupati da pazienti affetti da COVID-19 negli ospedali ticinesi. Attualmente 9 persone si trovano in cure intense (+1).
Nelle case di riposo si contano 30 nuovi casi, due ospedalizzazioni e 18 guarigioni. Gli infetti sono 144 in tutto, divisi in 24 diverse strutture.

La nuova ondata in Ticino

Oggi, giovedì 24 marzo, si è tenuta a Bellinzona una conferenza alla quale hanno partecipato il medico cantonale Giorgio Merlani, il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini e il consigliere di Stato Raffaele De Rosa.
Ciò che è emerso è che siamo di fronte a una nuova ondata di Coronavirus in Ticino, dovuta soprattutto alla diffusione della sotto variante Omicron 2, e anche la pressione sul sistema ospedaliero è tornata a farsi sentire.
Dunque, alla luce del quadro epidemiologico, De Rosa ha comunicato che il Governo ha inviato a Berna una lettera nella quale chiede al Consiglio federale di rinunciare all’abrogazione della situazione particolare.
Il medico cantonale ha inoltre ribadito come indossare la mascherina nei luoghi chiusi e affollati, prassi non più obbligatoria, resti un gesto semplice ma che può fare la differenza.
Posticipate anche le riaperture del pronto soccorso dell’ospedale Italiano Lugano e dell’ospedale di Faido. Inoltre, verrà rafforzato il dispositivo ospedaliero e i letti riservati ai pazienti Covid saranno fino a 210.
Infine, dal 1° maggio il dispositivo per le vaccinazioni verrà adeguato. Il Cantone manterrà un’offerta di vaccinazione che resterà garantita durante tutta l’estate. Da settembre, probabilmente, sarà prevista una dose di richiamo per gruppi molto ristretti di popolazione (anziani e molto vulnerabili).

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