Il clima in soccorso dei cittadini: in Europa è in arrivo un inverno più caldo del solito

Matteo Casari

14/11/2022

14/11/2022 - 12:54

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Stando alle previsioni di Copernicus, l’imminente stagione invernale sarà caratterizzata da temperature insolitamente alte. Un colpo di fortuna vista la situazione di penuria energetica in Europa.

Il clima in soccorso dei cittadini: in Europa è in arrivo un inverno più caldo del solito

Secondo Copernicus, il programma di osservazione del globo dell’Unione europea, che si occupa anche dell’analisi meteorologica del continente, i cittadini europei avranno una maggiore probabilità di sperimentare temperature decisamente più alte del normale quest’inverno. Questo può in parte rappresentare un sollievo, soprattutto dal punto di vista della crisi energetica e dei combustibili per il riscaldamento.

Buona notizia contro la crisi energetica

Gli scienziati d Copernicus hanno riferito domenica, nel contesto delle previsioni stagionali, che le regioni costiere lungo il Baltico, il Mediterraneo e il Mare del Nord assisteranno quasi certamente a temperature superiori alle medie storiche. Il grado di attendibilità di questo probabile un clima più caldo è aumentato nell’ultimo mese.
Queste inusuali temperature elevate potrebbero far diminuire la domanda di gas naturale che i Paesi europei si sono affrettati a mettere in deposito, a causa delle difficoltà di quest’anno. L’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina ha spinto i prezzi del combustibile a livelli record, contribuendo a una crisi del costo della vita in tutto il Vecchio Continente.

In arrivo un "inverno caldo"

C’è il 50%-60% di probabilità che le temperature siano significativamente superiori ai valori storici in gran parte del Regno Unito e dell’Europa centrale e meridionale. Le temperature più calde contribuirebbero a evitare l’esaurimento delle scarse riserve di combustibili per il riscaldamento.
«Con la maggior parte dei modelli meteorologici che prevedono condizioni relativamente miti per il resto del 2022, probabilmente ci sarà gas sufficiente per soddisfare la domanda anche in caso di un inizio freddo del 2023», ha scritto Eurasia Group, società di consulenza politica, in una nota pubblicata prima del rapporto Copernicus di domenica.
Gran parte della Francia e della Germania hanno anche il 40-50% di probabilità di avere precipitazioni ben al di sotto della media nei prossimi tre mesi. La mancanza di piogge e nevicate potrebbe avere un impatto sul trasporto fluviale interno e sugli operatori idroelettrici, oltre a condizionare la stagione sciistica. Una buona notizia anche per la Svizzera dunque, dato che il nostro Paese non possiede impianti di stoccaggio di gas propri sul territorio, ma acquista le riserve dai Paesi vicini, in particolare dalla Germania.

L’attività di Copernicus

Il modello di Copernicus combina dati provenienti da scienziati di Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Stati Uniti. Il programma dell’Ue utilizza miliardi di indicatori di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo per le sue previsioni mensili e stagionali. Tali strumenti erano serviti a definire il 2019 come l’anno più caldo del continente mai registrato.
A livello globale, Copernicus ha riferito che con una certezza del 60-70% i mercati energetici del centro e del sud degli Stati Uniti, così come gran parte della Cina, del Giappone e della Russia, avranno temperature invernali al di sopra della norma, un segnale che le tendenze a lungo termine del riscaldamento globale stanno avendo un impatto sulle economie.

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