Svizzera a tutta birra cresce il consumo, ma i produttori sono preoccupati

Redazione

23 Novembre 2022 - 11:45

condividi
Facebook
twitter whatsapp

A dare vigore al mercato è la ripresa delle vendite di birra attraverso il canale della ristorazione.

Svizzera a tutta birra cresce il consumo, ma i produttori sono preoccupati

Secondo i primi calcoli, nella stagione 2021/22 l’intero mercato della birra svizzero ha registrato un aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo l’Associazione svizzera delle birrerie (ASB) questo gradito risultato può essere ricondotto ai mesi estivi e primaverili straordinariamente ricchi di sole e poco piovosi del 2022 e alla fine delle restrizioni dovute al COVID.

Bene la birra autoctona

L’intero mercato svizzero della birra ha registrato nell’annata 2021/22 (1° ottobre 2021 – 30 settembre 2022) una produzione di 4’687’544 ettolitri di birra (pari a 468’754’400 litri) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è determinato da un
incremento del 9% della produzione nazionale di tutti i birrifici svizzeri, che ha raggiunto i 3’638’846 hl (anno precedente: 3’339’902 hl).

Calano le birre importate

Le importazioni di birra hanno registrato di nuovo un calo del 2,2 per cento per 1’048’698 hl (anno precedente: 1’071’934 hl). La quota delle importazioni di birra sulla totalità del mercato svizzero è ora del 22,4%. A confronto: nella stagione 2012/13 si registrò la più alta percentuale di importazioni ad oggi con il 26,1%.

Vendita al ristorante

A dare vigore al mercato è la ripresa delle vendite di birra attraverso il canale della ristorazione. «Se lo scorso anno si registrava una quota del 24% influenzata dalle misure di protezione antiCOVID, nell’annata di riferimento essa è salita nuovamente a quasi il 33% rispetto al 67% del commercio al dettaglio. Durante gli ultimi mesi le occasioni per bere una birra nei locali all’aperto o in riva al lago si sono presentate numerose» ha commentato Nicolo Paganini, presidente dell’Associazione svizzera delle birrerie (ASB).

Il fenomeno della birra analcolica

In crescita il volume delle vendite di birra analcolica. La sempre più variegata offerta di birre analcoliche, l’intensificazione delle misure di marketing e la crescente popolarità nella popolazione hanno fatto sì che nel 2021/22 la vendita di birra analcolica sia cresciuta del 20,6%. La quota sul mercato complessivo è di 265’058 hl (anno precedente: 219’700 hl) ora 5,7%. È prevedibile che anche in futuro il segmento registri un’ulteriore forte crescita.

Le preoccupazioni dei produttori

Nonostante tutti i valori positivi, la situazione economica dei birrifici resta estremamente tesa. Il processo di produzione della birra è intenso dal punto di vista energetico, poiché nella birrificazione alla fine il mosto viene riscaldato e bollito. Anche il processo di imbottigliamento e la logistica richiedono un dispendio di energia.
La penuria nei mercati delle materie prime, degli imballaggi e dei contenitori, unita all’imprevedibilità dei tempi di consegna, rappresenta una delle principali preoccupazioni per i birrifici nazionali.

Crescono gli aspiranti mastri birrai

Sono 37 (anno precedente: 35) i giovani apprendisti che seguono una formazione per tecnico/a alimentarista con specializzazione birra, come viene ufficialmente chiamata. Di loro, ben 14 sono al primo anno. Per Marcel Kreber, direttore di Associazione svizzera delle birrerie (ASB) e principale responsabile della formazione, gli apprendisti rappresentano il futuro del settore della birra: «L’obiettivo deve essere quello di riuscire a trattenere i giovani birrai nella professione. Un giorno dovranno anche loro essere in grado di formare e di diffondere la professione di birraio in tutto il Paese».

Argomenti

Iscriviti alla newsletter