Truffe su Bitcoin e criptovalute, come evitarle?

Gabriele Stentella

17 Maggio 2021 - 13:04

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Le criptovalute sono sempre più popolari tra gli investitori, ma sfortunatamente la loro crescita ha portato alla nascita di molti progetti truffaldini. Come riconoscere una truffa a tema cripto?

Il mondo delle criptovalute nasconde moltissime insidie. La grande volatilità che caratterizza la maggior parte delle altcoins le rende infatti degli strumenti da maneggiare con cura, sebbene sia stato proprio questo elemento a farne esplodere la popolarità.

Se è assai facile perdere parte del capitale allocato in un wallet a causa delle oscillazioni giornaliere, è altrettanto semplice perdere la totalità delle proprie criptovalute a causa degli "scammers", vale a dire truffatori che sfruttano la popolarità di Bitcoin per portare avanti falsi progetti Blockchain con il solo fine di appropriarsi dei capitali degli ignari investitori.

In questa breve guida vi spieghiamo quali sono le truffe a tema cripto maggiormente diffuse in rete e come tutelarsi al meglio.

1) HYIP

HYIP è l’acronimo di "High Yield Investment Program" e si tratta di un nome molto generico utilizzato per descrivere alcune piattaforme online che offrono grandi rendimento giornalieri a fronte di investimenti contenuti, che solitamente partono da pochi Dollari.

L’utente viene portato a depositare somme di denaro, solitamente in Bitcoin, con il presupposto che il team di traders della piattaforma farà fruttare il capitale grazie a operazioni di borsa. Le HYIP non sono altro che una rivisitazione dello Schema Ponzi, essendo gli accrediti di ogni utente generati esclusivamente dal capitale investito dagli altri utenti. Non trattandosi pertanto di un flusso di denaro generato da plusvalenze finanziarie, gli accrediti offerti dalle HYIP sono destinati a fermarsi quando gli utenti raggiungono un numero critico.

A quel punto, la piattaforma inizia a non pagare e dopo alcuni giorni il sito viene oscurato dagli stessi amministratori. Le HYIP possono essere molto diverse tra loro e con il passare degli anni alcune di queste piattaforme sono divenute sempre più simili ai veri broker online. Tuttavia, presentano pur sempre alcuni tratti distintivi:

  • L’identità degli amministratori è mantenuta ignota, al pari della loro nazionalità e del loro storico lavorativo
  • Le piattaforme risultano registrate nel Regno Unito o in paesi in via di sviluppo, realtà in cui si possono facilmente aprire società di questo tipo
  • Sono sprovviste di autorizzazioni per proporre investimenti al pubblico
  • Accettano depositi in criptovaluta, al contrario dei broker autorizzati che non accettano questo metodo di pagamento
  • Non esistono prove a sostegno di un’attività svolta prima dell’apertura del portale online

2) Criptovalute associate al Network Marketing

Il Network Marketing (chiamato anche "Multi-Level Marketing") è un sistema che prevede la distribuzione di un prodotto o un servizio mediante l’utilizzo di distributori indipendenti.

Negli ultimi anni si è osservata la diffusione di progetti su Blockchain che sfruttano questo sistema per reperire capitali, offrendo inoltre agli investitori una rendita percentuale sull’ammontare del capitale investito da altri utenti. Questa pratica non è legale, e rischia di mettere in seri problemi anche chi si è prestato a sponsorizzare nuovi adepti mediante questo sistema. OneCoin rappresenta senza dubbio il caso più celebre di criptovaluta promossa mediante uno schema piramidale, ma purtroppo molte altre hanno visto una rapida diffusione tra alcuni utenti.

Le criptovalute che sfruttano un sistema di Network Marketing non sono listate in alcun exchange e di conseguenza non hanno un valore di mercato. Ciò vuol dire che ai rischi che si possono assumere sponsorizzando questi token si aggiunge anche il rischio di non veder mai fruttare il proprio investimento, dato che questi progetti non hanno un mercato.

3) Falsi wallet per criptovalute

Sebbene esistano molti wallet online in cui conservare le proprie cripovalute, si raccomanda sempre di optare per i nomi più noti e affidabili. Infatti sono sempre più frequenti i casi di falsi wallet che anziché mantenere al sicuro i Bitcoin degli utenti finiscono per mettere in atto dei furti anche consistenti.

L’arma migliore per individuare dei wallet falsi è controllare se sono in possesso delle autorizzazioni per offrire questo servizio, oltreché verificare se i dati societari hanno un riscontro nei paesi di provenienza.

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