In Italia sulle Alpi, c’è un rifugio che si sta spostando nel Vallese. La storia

Matteo Casari

28/07/2022

28/07/2022 - 15:42

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Lo scioglimento dei ghiacci sta costantemente modificando il confine tra Italia e Svizzera. A pagarne le spese questa volta è un rifugio sul versante valdostano del Cervino, che sta scivolando sempre di più verso il Vallese.

In Italia sulle Alpi, c'è un rifugio che si sta spostando nel Vallese. La storia

Il "Guide del Cervino" è un rifugio storico costruito nel 1984, situato sulle piste da sci del Cervino dalla parte della Val d’Aosta. Il ritiro dei ghiacci sta causando questa curiosa conseguenza, che ha portato ora l’edificio a trovarsi per due terzi sul suolo svizzero.

Il riscaldamento globale sta avendo le ben note pesanti conseguenze su tutto il nostro pianeta. In particolare le zone dei ghiacciai sono le prime a risentirne con le masse dei ghiacci che scarseggiano sempre di più. Tuttavia, esistono anche problemi di cui si sente parlare meno, come appunto lo spostamento dei confini terrestri.

Dalla Val d’Aosta al Vallese

Un avvenimento davvero molto particolare è quello che sta colpendo il "Guide del Cervino". Costruito quasi quarant’anni fa sulle sponde del ghiacciaio del Plateau Rosa, la struttura era pienamente situata sul suolo italiano, precisamente nel comune di Valtournenche. Oggi invece, il rifugio ha sconfinato sul suolo del canton Vallese per la maggior parte della sua superficie. Nonostante questo spiacevole slittamento, il rifugio ha ottenuto il benestare nel continuare a essere considerato italiano a tutti gli effetti.

Sciare d’estate sarà ancora possibile?

Il comprensorio sciistico di Breuil-Cervinia e Zermatt è storicamente una delle più celebri destinazioni per gli appassionati di sci e alpinismo. La sua particolarità è sempre stata quella di essere accessibile con gli sci praticamente tutto l’anno, grazie alla presenza dei ghiacciai. Purtroppo oggi il costante scioglimento di questi ghiacciai come il Teodulo, responsabile dello slittamento del confine, sta rendendo la situazione sempre più critica. C’è da chiedersi per quanto ancora Cervinia riuscirà a rimanere un paradiso estivo per gli sciatori.

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