Brutte notizie per i ticinesi: i premi delle casse malati saranno un salasso

Sara Bracchetti

8 Agosto 2022 - 09:20

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Si tratta ancora di ipotesi, calcolate da Accenture sulla base dell’incremento della spesa sanitaria nell’ultimo paio d’anni. La Svizzera italiana dovrebbe pagare il prezzo più alto: +10%.

Brutte notizie per i ticinesi: i premi delle casse malati saranno un salasso

Brutte notizie per la Svizzera. E ancora più brutte per i ticinesi, che pagheranno il prezzo più alto degli aumenti. Non del gas, non dell’energia o della benzina, non dei prezzi al dettaglio, di cui si narra da tempo e ai quali ci siamo, nostro malgrato, quasi abituati. A crescere, di molto, saranno i premi delle casse malati: fin del 10%, secondo uno studio di Accenture, che segnala il Ticino come il cantone dove le percentuali saranno più elevate.

Da compensare mancati introiti del 5,4%

Colpa di introiti inferiori del 5,4% rispetto alla spesa, secondo i dati pubblicati oggi dalla NZZ am Sonntag. Per coprire il vuoto e adeguare le entrate all’incremento della spesa sanitaria, ecco che non resta altro da fare se non rivalersi sui cittadini.

Colpa del Coronavirus, ma non solo

Secondo lo studio, a determinare l’arretrato sarebbero state pressioni politiche che, nell’ultimo paio d’anni, hanno obbligato a calcolare i premi in modo rigoroso, finendo per intaccare le riserve. La pandemia di Coronavirus avrebbe poi aggravato una situazione sul filo.

In Ticino la spesa sanitaria più elevata

Secondo le stime, il Ticino si troverà a che fare con l’aumento più importante nel 2023, a causa di costi sanitari cresciuti del 9% nel 2021 e di premi paradossalmente scesi, sia pur di poco (0,2%), nel 2022. Accenture ipotizza un aumento del 9,2% per il prossimo anno, sulla base dei dati del 2021; ma se si dovessero tenere in considerazione anche quelli del 2022, quando la spesa sanitaria è ulteriormente aumentata, l’incremento sarebbe anche più significativo.

L’annuncio ufficiale a settembre

Accanto al Ticino, a passarsela peggio saranno Grigioni (+8,1% stimato) e Neuchâtel (+7,8%). Buone notizie invece per Glarona (+1%) e Giura (+1,4%), così come anche per Nidvaldo (+2,6%). Si resta però nel campo delle ipotesi: l’annuncio ufficiale dell’andamento preciso dei prezzi per l’anno venturo arriverà solo fra un mese.

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