Il presidente Alain Berset lascia il Consiglio federale. «È il momento giusto»

Matteo Casari

21 Giugno 2023 - 17:11

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Dopo 12 anni al governo, il capo del DFI ha annunciato la volontà di non ricandidarsi una volta terminato il suo secondo mandato a capo della Confederazione

Il presidente Alain Berset lascia il Consiglio federale. «È il momento giusto»

L’attuale presidente della Confederazione Alain Berset ha annunciato che non si ricandiderà in Consiglio federale una volta terminato il mandato a fine anno. «È il momento giusto, è finito un ciclo» ha dichiarato in una conferenza stampa organizzata con poco preavviso.
Dopo un periodo di 12 anni, durante il quale è stato a capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) e ha ottenuto la carica di Presidente per due volte, il tempo al governo del membro del Partito socialista è giunto al termine.

Dopo il Covid la fine di un ciclo

Il consigliere federale Alain Berset ha giustificato il momento delle sue dimissioni dicendo che dopo il terzo "sì" alla legge Covid 19 di domenica scorsa, ritiene che la pandemia sia finita, e in un certo senso anche il suo lavoro principale degli ultimi anni. Ha detto di essere orgoglioso di molte cose e di avere pochi rimpianti. «Credo di aver fatto quello che potevo», ha affermato il politico friburghese ai media a Berna mercoledì. Come ministro della sanità, ha gestito una «vera crisi che ha colpito tutti».
Berset ha affermato di non aver sentito alcuna pressione prima della sua decisione. Il suo partito (PS) non ha influenzato la sua scelta di non ricandidarsi, ha detto.

Quale futuro per Berset?

Il Consigliere si è detto orgoglioso di aver rappresentato 29 proposte di legge. Ha sottolineato positivamente questa «partecipazione attiva alla democrazia diretta». Inoltre, per lui sono stati importanti e soddisfacenti il dialogo e le discussioni tra le istituzioni e la popolazione.
Con questa dedizione totale, Berset ha ammesso di aver dovuto rinunciare a molti aspetti e opportunità della vita quotidiana: «La mia vita è cambiata da quando sono stato eletto undici anni fa. Ma sapevo a cosa andavo incontro».
Il Presidente è stato cauto riguardo alla sua carriera futura dopo aver lasciato l’incarico. «Non c’è ancora un piano» per il futuro, ha detto il 51enne economista. «Forse farò yoga», ha risposto sorridendo alla domanda di un giornalista.

Il consiglio al suo successore

Berset non ha voluto esprimersi in merito a chi potrebbe succedergli. Ma ha già pronto un consiglio, come ha detto rispondendo alla domanda di un giornalista: «Abbiamo bisogno di apertura, diversità e tolleranza. Bisogna essere in grado di farsi carico di molte cose e sapere dove si va a parare». Secondo lui, dopo averlo vissuto in prima persona, il suo successore dovrà mettere le istituzioni al di sopra di tutto. «Non lo facciamo per avere un titolo o dei privilegi, ma per dare tutto per il Paese e per la società».
Nel Consiglio federale tutti rappresentano una minoranza, «questo fa parte del sistema politico», ha detto il Consigliere. «Siamo costretti a lavorare insieme e a trovare soluzioni insieme». A detta sua, questo sistema non gli ha mai causato problemi, poiché la diversità è un aspetto estremamente importante per il governo.

Il bilancio in 12 anni di governo

Nell’annunciare le sue dimissioni, Alain Berset ha fatto un bilancio della sua lunga permanenza in Consiglio federale, perdurata ben 12 anni. Ha ricordato in particolare la pandemia di coronavirus come momento cruciale: «È stato un periodo intenso, inaspettato e anche difficile, sia come Consigliere federale, ma anche come cittadino».
Il Presidente ha inoltre sottolineato la «stabilità del Il Dipartimento federale dell’interno», da lui presieduto per tutta la durata del mandato in Consiglio, con il quale «abbiamo raggiunto molti obiettivi». Per quanto riguarda la politica sociale invece, il risultato principale è stato considerato la stabilizzazione delle finanze dell’AVS: «È stata la prima grande riforma in trent’anni che ha funzionato».

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