La finanza di Wall Street sfida le exchange cripto-native Binance e Coinbase. Ecco come

Chiara De Carli

31/05/2023

31/05/2023 - 16:00

condividi
Facebook
twitter whatsapp

I nomi più conosciuti del settore finanziario a Wall Street, Standard Chartered, Nomura e Charles Schwab stanno sostenendo e costruendo nuove società crittografiche separate.

La finanza di Wall Street sfida le exchange cripto-native Binance e Coinbase. Ecco come

Marchi familiari e affidabili o opachi scambi di criptovalute ma che dominano il settore? Per alcuni dei nomi più conosciuti nel settore finanziario, tra cui Standard Chartered, Nomura e Charles Schwab, i gestori di fondi presto preferiranno i primi.
E per questo motivo stanno costruendo o sostenendo nuove società crittografiche separate. Ma non solo. Lavorano infatti al sostegno di gruppi di scambio e custodia in grado di gestire token digitali come Bitcoin ed Ether.
Per le società citate, scrive il Financial Times, l’entusiasmo da parte dei gestori di fondi non si sarebbe ancora smorzato. Nemmeno a seguito dei fallimenti delle note exchange di criptovalute, come FTX.
Gli eventi avrebbero piuttosto risaltato i rischi di investimento in aziende non regolamentate. Emerge dunque una reale necessità di regolamentazione, per rendere sicuro il trading di criptovalute.

Chi sostiene cosa

Secondo le informazioni raccolte, EDX Markets è così sostenuto dal broker finanziario Charles Schwab, insieme ai market maker Citadel Securietes e Virtu Financial. Mentre l’exchange Zodia Markets e la società di custodia Zodia Custody, dal prestatore britannico Standard Chartered.

Investimento cripto, verso una regolamentazione?

La struttura costruita è completamente diversa da quelle esistenti. Il piano è ridurre rischi e potenziali conflitti di interessi, separando in primis le unità di business come il trading dalla custodia. Questione spesso sollevata dagli investitori in criptovalute.
Un sondaggio che ha coinvolto 250 gestori patrimoniali, diffuso dalla società di consulenza EY-Parthenon, ha mostrato come metà di loro passerebbe volentieri da un gruppo cripto-nativo a una società tradizionale con gli stessi servizi. Il 90% si affiderebbe inoltre a un gruppo finanziario tradizionale per la custodia dei token crittografici.

Inverno cripto: ormai siamo al disgelo

L’inverno che ha colpito le criptovalute sembra essere verso la via del disgelo. Con la recente crisi delle banche regionali Usa, Bitcoin ed Ether hanno infatti recuperato, in questi primi sei mesi dell’anno, rispettivamente circa il 68% e il 56%.
Insomma, i nuovi arrivati romperanno il monopolio delle aziende più note come Binance e Coinbase e contano sulla loro esperienza e fama. Per ora ancora intonsa.
Di certo, per gli storici come Binance e Coinbase rappresenta una grande sfida.

Argomenti

Iscriviti alla newsletter